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Sei meraviglie da vertigini arroccate su altissimi picchi

Destinazioni da Indiana Jones dal Medio all’Estremo Oriente, tra paesaggi incantati e architetture estreme

Il fascino dell'impervio: sei meraviglie a strapiombo

Destinazioni da Indiana Jones dal Medio all’Estremo Oriente, tra paesaggi incantati e architetture estreme

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Meraviglie estreme: templi, monasteri, regge arroccate su altissimi picchi.

Ci sono, nel mondo, edifici costruiti in posti inaccessibili, frutto dell’ingegno dell’uomo e di straordinarie capacità costruttive.

Sembrano impossibili da raggiungere, eppure secoli e secoli fa sono stati edificati e ci si domanda ancor oggi come. Oggi li si può visitare, raggiungerli è un’avventura, ma una volta arrivati in alto l’emozione è indescrivibile e la vista incomparabile. Eccone sei, veramente da vertigini.

Sigiriya in Sri Lanka - Questa imponente fortezza, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, edificata nel V sec. su una roccia alta circa 370 m., è considerata da alcuni l'Ottava meraviglia del mondo. La salita richiede un paio d'ore circa, perché ci sono da fare più di mille gradini. Ci si inerpica – in tutta sicurezza- lungo arditi camminamenti scavati nelle rocce e interminabili gradini. Prima di arrivare alla sommità, salendo lungo una vertiginosa scala a chiocciola, ci si imbatte negli straordinari resti degli affreschi che probabilmente ricoprivano buona parte della facciata della roccia, un'area lunga 140 metri ed alta 40. Vi sono raffigurate soprattutto figure femminili, che inizialmente dovevano essere oltre 500. In alto, imponenti resti di palazzi, piscine.

Monastero di Sümela in Turchia - Una chiesa nella roccia edificata a 1200 metri di altitudine su un dirupo a strapiombo sulla valle dell'Altindere, il monastero pare mimetizzarsi con la montagna. Per accedervi, si sale una ripida e lunghissima stradina. Il monastero fu fondato nel 386 dagli eremiti Barnabas e Sophronius che scoprirono nelle grotte del monte un’immagine miracolosa della Vergine Maria. Oggi è stato parzialmente restaurato dal governo turco e viene considerato una delle principali attrattive turistiche della regione.

Tempio di Xuankong Si in Cina - Un vero e strabiliante capolavoro di antica ingegneria, costruito nel VI secolo dopo Cristo nella provincia di Shanxi e sospeso nel vuoto a circa 50 metri da terra. A sorreggerlo sono lunghissimi pali infissi nella roccia impervia. Ma la sua particolarità è sempre stata la convivenza al suo interno di tre religioni, il buddismo, appunto, il confucianesimo e il taoismo.

Monastero di Taktsang Palphug in Bhutan - Conosciuto popolarmente con il nome di ‘Tana della Tigre’, è arroccato su un profondo precipizio. Si trova a 3.120 metri di altitudine e si estende in un articolato complesso di templi buddisti. Ospita ogni anno tra marzo e aprile un festival popolare, conosciuto col nome di Tshechu, che si tiene in onore di Padmasambhava chiamato anche Secondo Buddha, che introdusse questo culto nel Paese himalayano.

La Pagoda Kyaiktiyo nel Myanmar - Conosciuta anche col nome di Golden Rock o Roccia d'oro è uno dei simboli del Myanmar e il terzo per importanza fra i luoghi di pellegrinaggio buddhista della Birmania, dopo la Pagoda Shwedagon e il Tempio Mahamuni.  Si trova sulla cima del monte Kyaiktiyo nello Stato Mon ed è di una bellezza assoluta, metafisica. Si tratta di un piccolo stupa (ovvero un tradizionale monumento sacro buddhista dove si conservano e venerano reliquie), alto poco più di 7 metri costruito sulla sommità di un enorme masso di granito ricoperto da numerosi strati di foglie d'oro che venivano (e vengono ancor oggi) incollate dai fedeli. Secondo la leggenda la roccia si troverebbe in precario equilibrio al di sopra di una ciocca di capelli di Buddha. La credenza popolare vuole che basti una sola visita a questo straordinario luogo pregno di spiritualità per convertirsi al Buddhismo.

Monastero Taungkalat nel Myanmar - Il Monastero sorge sulla cima del monte Popa, un vulcano ormai spento alto ben 740 metri (e sovrasta di 225 metri la città Kyauk Padaung). Isolatissime nel verde della foresta, brillano le cupole dorate del monastero. Lo si raggiunge salendo 777 gradini, cosa che i fedeli fanno a piedi scalzi. E’ un veneratissimo luogo di pellegrinaggio, leggendaria dimora dei Nat, i 37 spiriti guardiani ai quali i birmani sono molto devoti, rappresentati da statue alla base della roccia vulcanica.

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