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Puglia: nello "Sperone" del Gargano, un’estate tutta da godere 

Il mare in tutte le sue più belle declinazioni, con il contorno di una gastronomia semplicemente eccezionale

Gargano: un’estate tutta da godere nello “Sperone d’Italia”

Il mare in tutte le sue più belle declinazioni, con il contorno di una gastronomia semplicemente eccezionale

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Il Gargano, in Puglia, è chiamato lo “Sperone d’Italia” ed è uno dei luoghi più affascinanti dello Stivale: offre 150 km ininterrotti di spiagge e calette, per cui c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta per chi decide di trascorrervi una vacanza tutto mare. E una trentina sono le grotte marine. Insomma, il Gargano visto dal mare - da esplorare con barche a vela, gommoni e motonavi che effettuano tour guidati - è uno spettacolo veramente indimenticabile.

Il Gargano, che negli anni scorsi è diventato una delle mete preferite dai giovani, è quasi completamente occupato da una massa montuosa di roccia carsica. Oggi è un Parco nazionale, il più esteso in Italia e il più “biodiverso” d’Europa. Ne fanno parte anche le isole Tremiti.

Il mare - Capo Vieste e Punta Lunga, dopo Peschici, sono ottime palestre per surf e windsurf. Da organizzare è anche una gita alle isole Tremiti, a 20 km dalla costa pugliese (si raggiungono via mare da Rodi, Peschici, Vieste, Manfredonia e da Termoli, provincia di Campobasso; in elicottero da Foggia). Un tempo luogo di confino, oggi l’arcipelago è riserva marina e rinomata località turistica. Delle tre isole maggiori, San Domino la più affollata (anche perché è l’unica ad avere una lunga spiaggia sabbiosa) mentre San Nicola è il centro amministrativo e storico. Il mare limpido, le coste punteggiate di calette, le grotte (delle Viole, del Bue marino e delle Rondinelle) e i fondali ricchi di pesci e splendide conchiglie sono un invito a nozze per i sub, e fare il giro dell’arcipelago in barca è una gran emozione. Ma si può pure organizzare una giornata di pescaturismo. 

Da vedere - Manfredonia è la “porta del Gargano”, ma prima di arrivare in città s’impone una visita - lungo la strada che giunge da Foggia - alle chiese romaniche di San Leonardo e di Santa Maria di Siponto, entrambe di poco posteriori al Mille, di straordinaria importanza storica e architettonica. Fino a Vieste la costa si fa rocciosa e particolarmente spettacolare in un susseguirsi di strapiombi, bianche scogliere e spiaggette spesso raggiungibili solo via mare. Quella di Mattinata (il suo nome indica proprio il sorgere del mattino) è la prima grande spiaggia sabbiosa e di facile accesso: è la “farfalla del Gargano” per forma e colore, oltre che la terra dei mandorli. A seguire, la baia delle Zagare con i suoi faraglioni, e Pugnochiuso, celebre località balneare. Sulla punta orientale dello “sperone”, Vieste, massimo centro turistico del Gargano: un mare indimenticabile tra due lunghe spiagge di sabbia bianca, e sopra, su un promontorio roccioso, un borgo tutto scale e viuzze tortuose, case bianche e archi.

La Foresta Umbra -  Attraversando Manacore, la cui baia è considerata tra le più suggestive della Puglia, si giunge quindi a Peschici, a picco sul blu del mare, stretta entro le antiche mura, con le caratteristiche case a cupola. E poi, proseguendo sulla costa, Rodi Garganico: belle spiagge e mare pulito per la capitale pugliese degli agrumi. Si passa quindi per Ischitella, un paesino costruito “a pettine”, e per Vico del Gargano (la parte vecchia, medievale, è a scacchiera; il suo vanto sono gli agrumi) ed ecco la Foresta Umbra, il cuore verde del Gargano. E poi Monte Sant’Angelo, il più antico e importante centro religioso del Gargano, da dove partiva la Via sacra dei Longobardi che dalla Spagna a Gerusalemme univa numerosissimi santuari. Quindi, San Giovanni Rotondo, la città del santuario di Padre Pio. Non lontano, San Marco in Lamis: eretto dai pellegrini come punto di sosta verso Monte Sant’Angelo, è dominato dal santuario di San Matteo.

La gastronomia -  A tavola, tra i primi, non possono mancare le orecchiette, gli strascinati (simili alle orecchiette) o i cavatelli (gnocchetti di pasta di semola allungati) un’altra pasta che, come la precedente, si ottiene “strascicando” i pezzetti di pasta sulla spianatoia, questa volta arrotolandoli e poi riaprendoli in parte) e i troccoli, fettuccine di pasta fresca all’uovo. Le orecchiette si prestano a qualsiasi sugo, ma vanno a nozze con le cime di rapa. La capitale della pasta fatta a mano è Peschici, nota anche per la qualità del suo olio. Ottimi i piatti di pesce azzurro e con i frutti di mare (cozze fritte e gratinate); una specialità sono le ostriche, da mangiare appena pescate con un pizzico di pepe e una spruzzata di limone. Senza trascurare le anguille e i capitoni, allevati nelle lagune rispettivamente di Lesina e Varano.

Deliziosi formaggi - Da assaggiare anche i legumi (fagioli e ceci) e non mancano funghi, tartufi e asparagi. Fra i dolci non vanno dimenticati i mostaccioli, con fichi, mandorle, cannella e scorza di limone ricoperti di cioccolato, le copate (ostie ripiene di cioccolato caratteristiche di Monte Sant’Angelo), i taralli (anche in versione salata) e la farrata: tipica di Manfredonia, è ripiena di ricotta fresca di pecora, menta, cannella. I prodotti caseari provengono dalla Foresta Umbra: burrini, caciocavalli, cacioricotta, la mozzarella di bufala e l'immancabile Canestrato, il formaggio più tradizionale, oggi tutelato dal marchio Dop (Denominazione di origine protetta).  Da non trascurare la frutta (agrumi, carrube, fichi d’India e melagrane). Vini: tipici del Gargano sono il moscato e di notevole qualità sono quelli di Lesina. 
 

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