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Trasimeno, il piccolo mare nel cuore d’Italia

Sulle acque del quarto lago del Bel Paese si affaccia un magico mondo tutto da scoprire

L’Umbria del Trasimeno, a spasso sulle rive del piccolo mare

Un sintetico tour sulle sponde del lago Trasimeno in Umbria, attorno a quel piccolo mare che riposa ai piedi di amene alture dove antichi ulivi vegliano su medievali castelli, torri, rocche, mura, monasteri, abbazie, chiese, disseminati tutt'attorno.
 


Un paradiso italiano, una sorta di piccolo mare incastonato nel cuore dello Stivale. Poco profondo ( sei metri di profondità massima) Il Trasimeno è il quarto lago d’Italia come superficie, è il primo dell’Italia Centrale ed è interamente compreso nella regione Umbria.

Come un quadro del Perugino - Alle pendici delle colline sulla sponda orientale del lago troviamo la piccola chiesa di San Vito affiancata da qualcosa di veramente unico. Un campanile atipico perché completamente staccato dal complesso e con un primato importante: è probabilmente la più antica costruzione medievale della regione. Compare quasi nascosto dagli ulivi circostanti. Dal loro frutto si ricava un tesoro: l’olio extravergine di oliva del Trasimeno, reso più delicato dal clima mitigato e da una speciale cultivar come la dolce agogia. Subito lo sguardo si perde ed il cuore si rallegra di fronte a questo spettacolo unico, che sembra miracolosamente uscito dalle tele del “divin pittore” Pietro Vannucci per tutti il Perugino, il genio rinascimentale che del “suo” lago e dello splendido paesaggio circostante, sempre presente ai suoi occhi, seppe dare un’interpretazione superba e suggestiva.

La bella Passignano - Il cammino prosegue in barca o in traghetto, lasciando alle spalle il rigoglioso litorale dove spiccano, come fiori rari, Tuoro “teatro” della storica battaglia che decretò l’onta dei Romani per opera di Annibale il Cartaginese, Passignano con le sue case quattrocentesche, San Feliciano (nel comune di Magione) con la Festa del Giacchio, particolare rete da pesca oggi in disuso, ma ancora “celebrata”. Perché, oltre alla cura dei secolari ulivi e alla coltivazione della terra, è proprio la pesca a rappresentare il volto più antico ed autentico del Trasimeno.

Tra lago e Tevere - Lontane, appaiono anche Sant’Arcangelo e la strepitosa sagoma di Castiglione che si immerge pigramente nelle acque, così come il palcoscenico stupendo di Panicale che si affaccia prepotente sulle onde. E in cima ad un poggio, non distante dal lucente specchio d’acqua del Trasimeno, sembra diventare irraggiungibile il piccolo borgo medievale di Piegaro. Da non perdere Magione, dominata dal maestoso castello dei Cavalieri di Malta, il borgo medievale di Corciano ed ancor più Perugia, il capoluogo, “stretta” tra lago e il fiume di Roma, il Tevere.  

Le isole - Ci si avvicina così alle tre isole, le splendide “perle” che sembrano nascere come per incanto da questo piccolo mare: la Minore, di proprietà privata; la Polvese “ombelico del lago"; la bella isola Maggiore in cui si trova  il  Museo del Merletto che documenta la storia di questa lavorazione con l'esposizione di lavori e di strumenti che, dal 1904, hanno segnato la storia di questa attività. E' la più raffinata delle forme di artigianato del lago: il "pizzo di Isola" o "pizzo d'Irlanda" così denominato da quando la Marchesa Elena Guglielmi diede incarico ad un'abile artigiana irlandese di insegnare quest'arte alle donne del luogo. 

Il museo della pesca -Il  Museo della Pesca di San Feliciano documenta la lingua, la storia e la vita del Lago Trasimeno attraverso quella che per secoli è stata l'attività principale della sua gente: la Pesca.  E' una delle rarissime strutture che in qualche modo sono in grado di porre all'attenzione dei profani tutte le problematiche legate  alla storia di questo mestiere, attraverso la scoperta e l'incontro con quella che si potrebbe definire la cultura dell'acqua.

Museo del Vetro -  Nel cuore del borgo medievale di Piegaro, un’imponente ciminiera in mattoni rivela la presenza del complesso dell’antica vetreria, oggi sede del Museo del Vetro. L’edificio, suggestivo esempio di archeologia industriale, racconta la centenaria storia della produzione vetraria a Piegaro, dal medioevo al XX secolo.
 

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