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Scoprire Torino tra regge sontuose e  locali superchic

Locali elegantissimi sotto i bellissimi portici. E c'è anche il "misterioso" Museo Egizio in una delle città più verdi d'Italia

Quattro passi per Torino, la più aristocratica delle città italiane

Guarini, Juvarra, Vitozzi, Castellamonte. Sono solo alcuni dei grandi architetti di un tempo e di corte che hanno disegnato – regnanti i Savoia – il volto di Torino. E passeggiando tra i suoi viali alberati si scopre che Torino è una delle città più verdi d’Italia, arricchita da eleganti vie porticate (ne vanta ben 18 chilometri di cui 12 continuativi) e spazi maestosi in cui si respira l’atmosfera regale di una capitale.

Più di ogni altra città italiana Torino conserva un’immagine regale che balza agli occhi per l’eleganza severa delle sue strade e la principesca vastità delle sue piazze. Addentrarsi nelle vie di Torino significa immergersi in un’atmosfera raffinata e piacevolissima. Per chi visita per la prima volta la città, e per chi vuole scoprirne nuovi aspetti ogni sabato alle 10 guide torinesi DOC condurranno i turisti in una passeggiata nel centro storico, facendone rivivere la sua storia millenaria.

Piazza San Carlo - La passeggiata nel cuore cittadino può iniziare in piazza San Carlo, il salotto di Torino attraversata da via Roma,  un asse molto importante per la città, significativo dal punto di vista architettonico perché risanato, tra il 1930 e il 1937: il primo tratto (tra piazza Carlo Felice e piazza San Carlo) è stato infatti progettato da Marcello Piacentini in stile “classicista-novecentista” mentre nel secondo (da piazza San Carlo a piazza Castello) i nuovi edifici sono stati costruiti secondo lo stile settecentesco delle due piazze adiacenti.

Museo Egizio - In piazza San Carlo immancabile una tappa da Stratta, pasticceria e confetteria dal 1836, un’istituzione torinese che fa parte dei ‘locali storici d’Italia’. E’ possibile anche fare colazione e pranzare all’esterno sotto i portici e sulla piazza. Adiacente a piazza San Carlo si trova il Museo Egizio, il secondo nel mondo per importanza dopo quello del Cairo, ospitato fin dalla sua fondazione (1824) nell’ex Collegio dei Nobili progettato da Guarino Guarini. L’edificio è stato oggetto di un importante restauro concluso nel 2015 (Isolarchitetti Srl, C. Aymonino, P. Marconi, ICIS Srl, G. Barbini) che ne ha rinnovato gli spazi interni su cinque piani espositivi.

Palazzo Carignano - Accanto al Museo si apre la bellissima piazza Carignano dominata da Palazzo Carignano, una delle Residenze Reali (Patrimonio Unesco dal 1997) presenti in città.  . Nel Palazzo sono nati Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II e fu sede del Parlamento subalpino e del primo Parlamento Italiano. Dal 1938 le sale del piano nobile ospitano il Museo Nazionale del Risorgimento. Dal 2011, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, è stato aperto un percorso stabile di visita all’ Appartamento dei Principi. Sempre in piazza Carignano si trova il teatro Carignano, uno dei più begli esempi di teatro all’italiana. La genesi della sala teatrale trae origine dall’importante progetto di trasformazione ed espansione della Torino tardo cinquecentesca, esigenza sorta dalla necessità, da parte della casata Savoia, di accreditarla come moderna capitale.

Tutti i Vip a Del Cambio - Vicinissimo, lo storico ristorante Del Cambio dal 1757. Riconosciuto come l’emblema della cultura torinese, dai suoi saloni, negli anni tra il 1821 ed il 1861, sono passati gli uomini e le donne che hanno fatto la storia d’Italia e non solo. Ai suoi tavoli per almeno tre secoli si sono avvicendati personaggi da ogni dove, personalità che hanno brillato e dato il loro contributo alla Politica, alla Letteratura, al Teatro, alla Musica, alla Scienza, alla Filosofia, all’Amore ed all’Arte.Cavour ne è stato un habitué, Casanova, Puccini, Balzac, Nietzsche, Verdi, Marinetti, D’Annunzio, la famiglia Agnelli e lo scrittore Mario Soldati sono solo alcuni degli illustri ospiti di Del Cambio; e come dimenticare le fascinose divine: Eleonora Duse, Maria Callas e Audrey Hepburn, grandi affezionate dei suoi saloni. 

Piazza Castello - Da piazza Carignano, pochi passi e si arriva in piazza Castello; nel tragitto passando sotto la Galleria Subalpina si incontrano lo storico Caffè Baratti e Milano (1875) dove degustare un’ottima pasticceria fresca e mignon proprio come amavano i Savoia, da mangiare in un sol boccone per non sporcarsi e Caffè Mulassano (1907), per un tramezzino, qui è stato inventato, tradizionale a base di acciughe al verde, vitello tonnato e peperoni alla bagna cauda, per citarne alcuni.

Musei Reali - Su piazza Castello affacciano diverse architetture emblematiche della città: la Chiesa di San Lorenzo di Guarino Guarini, lo scalone di Juvarra di Palazzo Madama (Residenza Reale Patrimonio Umanità al cui interno custodisce il Museo Civico d’Arte Antica); è un complesso architettonico particolare composta da un castello medioevale e da una facciata barocca disegnata dall’architetto di corta Filippo Juvarra. La piazza è inoltre dominata dal complesso dei Musei Reali, che comprende il Palazzo Reale (Residenza Reale Patrimonio Unesco), i Giardini Reali, la Biblioteca e l'Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico, il pian terreno di Palazzo Chiablese (Residenza Reale Patrimonio Unesco) e la Cappella della Sacra Sindone, conosciuta del Guarini. La visita dell’intero polo dura circa 2 ore, chi ha poco tempo può comunque acquistare il biglietto e visitare solo la Cappella.

La Caffetteria Reale - All’interno dei Musei Reali imperdibile una tappa alla Caffetteria Reale: ha l’ingresso dalla Corte d’Onore di Palazzo Reale e si trova nelle antiche sale del Servizio di Frutteria, un luogo fin dal Settecento dedicato alla conservazione di porcellane pregiate. La caffetteria offre ai visitatori un momento di ristoro, anche a pranzo, in una cornice unica ed elegante, tra gli oggetti delle collezioni sabaude. 

Il Duomo e la Sara Sindone - Usciti dalla Caffetteria Reale pochi metri per raggiungere il Duomo (dove è custodita la Sindone) le antiche Porte Palatine e il Parco Archeologico (Isolarchitetti, Giovanni Durbiano e Luca Reinerio, 2006) e, nella parte antica della città conosciuta come il Quadrilatero Romano, il Santuario della Consolata: è tra gli edifici religiosi più significativi di Torino, la costruzione originaria risale all’epoca paleocristiana ma quello che è visitabile oggi è un’opera riccamente barocca risultato del contributo di diversi architetti illustri tra cui Guarino Guarini, Filippo Juvarra e Carlo Ceppi. Di fronte sosta d’obbligo al Caffè Al Bicerin dal 1763, uno dei caffè storici più piccoli al mondo dove degustare la bevanda tipica il Bicerin a base di cioccolata calda, crema di latte e caffè.

Per maggiori informazioni: www.turismotorino.org

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