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Marche: un tour tra le rocche dell'archistar del Quattrocento

Tra rilievi incantati, borghi sospesi nel tempo e ottima cucina, un itinerario tra le meraviglie create da Francesco di Giorgio Martini

Le Marche tra panorami e castelli

Un tour tra le rocche realizzate dall’archistar quattrocentesca Francesco di Giorgio Martini

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Urbino, Sassocorvaro, Cagli, Mondavio, Fossombrone: una collana di borghi fortificati e cittadine gioiello, adagiati tra le dolci colline di un luogo di grande bellezza naturale, in un contesto paesaggistico che spesso sfugge anche solo allo sguardo di chi è in transito sulle autostrade. Questo territorio, situato nella provincia di Pesaro e Urbino, merita invece di essere esplorato con calma, a cominciare dalle numerose rocche create nel Quattrocento dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini, ancora oggi in ottime condizioni nonostante il trascorrere dei secoli.

Francesco di Giorgio Martini, classe 1439, pittore e scultore, nella sua epoca fu una vera e propria archistar: realizzò infatti una lunga serie di commesse per Federico da Montefeltro. Il condottiero- mecenate gli commissionò il completamento del proprio palazzo a Urbino e una serie di opere architettoniche a sostegno del suo programma politico. Anche se fu inondato di commesse, questo genio dell’architettura trovò anche il tempo per scrivere un Trattato di Architettura militare e civile, sul quale studiò persino Leonardo da Vinci.  Alle sue opere è dedicato un itinerario ad hoc, articolato in un raggio di circa 50 chilometri da Urbino, spunto per esplorare i luoghi più belli di un territorio magico e ancora poco conosciuto. Urbino ospita l’opera più celebre di Francesco di Giorgio: il Palazzo Ducale. Si tratta questa volta di un’opera di architettura civile: qui Francesco di Giorgio Martini completò il lavoro di un collega, Luciano Laurana, dedicandosi soprattutto all’abbellimento del palazzo, facendone uno degli esempi più alti di architettura quattrocentesca. Sono sue, ad esempio, le incantevoli le tarsie lignee dello Studiolo di Federico da Montefeltro. 


Ogni fortezza ha una sua storia da raccontare. Ad esempio, la rocca di Sassocorvaro ha un impianto tondeggiante e compatto che ricorda il carapace di una tartaruga, ingentilito da cornici concentriche: pare che a questa struttura si sia ispirato Frank Wight nel realizzare il museo Guggenheim a New York.  Forma rotondeggianti si incontrano anche a Cagli, in uno splendido torrione ellittico di cinque piani, situato nel centro della cittadina moderna: sotto la torre si apre uno spettacolare cunicolo sotterraneo di 360 gradini, chiamato soccorso coverto, antica via di collegamento con la fortezza (ancora in via di recupero) sovrastante la città. Entro breve tempo il percorso sarà di nuovo interamente percorribile e permetterà al viaggiatore di provare l’emozione, dopo aver superato un dislivello di 80 metri, si sbucare su quella che un tempo doveva essere l’antica piazza d’armi della rocca. Purtroppo, quest’ultima è stata distrutta da Guidobaldo, figlio di Federico, che nel 1502 la fece saltare in aria pur di non cederla all’invasore Cesare Borgia. 


Scendendo più a sud, a metà strada tra Urbino, Fano e Senigallia lungo la valle del Cesano si incontra Mondavio, un esempio di fortezza perfetta. Qui nel 1482, di Giorgio Martini creò un vero capolavoro di arte fortificatoria, esaltando il concetto di pianta poligonale. La fortezza è dominata da un poderoso mastio a dieci facce, spigolose: la costruzione è realizzata in mattoni, un materiale molto efficace nel respingere i colpi delle armi del tempo; la rocca è così arrivata intatta fino a noi, perfettamente integrata nel centro abitato, facendo di Mondavio uno dei Borghi più belli d’Italia.
Fossombrone conserva invece solo i resti un’altra rocca, fatta saltare anch’essa da Guidobaldo nel 1501. Ma vale la pena arrampicarsi sulla collina di Sant’Aldebrando per ammirarne le mura carenate.


La punta di diamante del più vasto “Itinerario della Bellezza”, è Fano, terza città delle Marche; la cittadina, oggi importante centro turistico balneare, ha antiche origini: un tempo Fanun Fortunae romana, era infatti un punto di snodo strategico sulla via Flaminia, importante asse. A questa importante via di comunicazione è dedicato anche un coinvolgente Museo multimediale. 

 

E se, dopo tanta strada percorsa il viaggiatore fosse in cerca di una pausa di ristoro, può godersi uno dei piatti prelibati offerti da questo territorio, perché siamo in una terra di grandi  sapori: ad esempio di tartufi 365 giorni l’anno, come il bianco pregiato o lo scorzone estivo di Pergola, e di formaggi storici, come la Casciotta di Urbino nonché di celebri brodetti. E non mancano neppure ottimi vini, come il Bianchello del Metauro o il Sangiovese dei Colli Pesaresi 

 

L’itinerario delle Rocche Martiniane fa parte del più ampio Itinerario della Bellezza, entrambi creati da Confcommercio Pesaro-Urbino/Marche Nord, associazione di categoria da tempo impegnata nella promozione del territorio.  Per informazioni: www.regione.marche.it  e www.lemarchediurbino.it

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