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L'irresistibile fascino dell’orrido, in quattro declinazioni

Dal lago di Garda alle falde dell'Etna quattro abissi in cui è bello addentrarsi

Dal Garda all’Etna ecco la bellezza dell’orrido

Grotte, forre, canyon, orridi, abissi: la natura ha creato fenomeni di grande spettacolarità ed impatto emotivo. Se Hollywood ha reso celebre il Grand canyon del Colorado quale emblema di tutti i più profondi solchi della crosta terrestre, anche l’Italia ha i suoi spettacolari orridi da offrire. Eccone quattro, veramente scenografici, nei quali, tra l’altro, ci si può inoltrare in tutta sicurezza.

La Forra di Tremosine in Lombardia - Sulla sponda bresciana del lago di Garda, considerata da Churchill l’ottava meraviglia del mondo, la Strada della Forra di Tremosine (incantevole paese inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia) è una lunga e tortuosa lingua incastonata nella roccia che offre a chi ha la fortuna di percorrerla l’impressione di entrare nelle viscere della montagna e regala scorci di rara suggestione sul canyon scavato nei millenni dal torrente Brasa, tra gole e ripide rocce. Le profonde gallerie che si lasciano alle spalle piante rampicanti per inghiottire lo sguardo in un’alternanza continua di buio e luce, sono state divorate da James Bond nel film «007 Quantum of Solace» e sono le protagoniste della location del videogame «Ride3», forse il miglior gioco di corse motociclistiche in circolazione. Dai 65 metri del lungolago ai 423 metri del borgo di Pieve di Tremosine, la strada è un vero gioiello di ingegneria che nel 1913 ha avuto il merito di porre fine a una situazione di isolamento plurisecolare e che oggi rappresenta lo spunto per una delle esperienze più suggestive proposte soprattutto ai motociclisti dalla provincia di Brescia.  Suggestiva da percorrere anche la sera, grazie ad una scenografica illuminazione. Seguendo le curve strette e le gallerie della Strada della Forra, si sbocca a Tremosine, dove a stupire i viaggiatori è un’altra inattesa sorpresa, la Terrazza del brivido, sospesa a 350 metri di altezza sul lago, costruita tra gli anni '50 e gli anni '60. Il panorama - che nelle giornate limpide abbraccia nitidamente l’abitato di Campione, i tornanti della Strada della Forra, il canyon della Val di Brasa e il Monte Baldo - riempie gli occhi e il cuore. 

Grotta e Cascata del Varone (Trento) – Si trovano nel comune di Tenno in provincia di Trento vicine a Riva del Garda e queste spettacolari cascate con relativo orrido hanno un’altezza di circa 100 metri. Sono spettacolari a tal punto che già nel 1874 vi fu costruita una passerella a cura del Re di Sassonia. Le cascate sono celebri e ricevettero le visite dell'imperatore  Francesco Giuseppe di Franz Kafka e Thomas Mann, che sembra trasse ispirazione dallo spettacolo della cascata per il suo romanzo “La Montagna Incantata”.

L’Orrido di Pradis in Friuli Venezia Giulia - Le Grotte di Pradis e l’Orrido sottostante – in cui si può scendere tranquillamente, dato che è attrezzato con scalinate e  parapetti - sono sicuramente  fra gli spettacoli naturali più affascinanti e potenti del Friuli Venezia Giulia. Si trovano a Clauzetto, in provincia di Pordenone. Si tratta di un complesso di cavità carsiche, disposte su vari livelli lungo una profondissima forra scavata dal torrente Cosa, abitate fin dalla Preistoria. Accessibili a tutti senza problemi, illuminate sia da luce naturale che artificiale, sono scavate in rocce calcaree formatesi nel Cretacico superiore, corrispondente ad un arco temporale da 65 a 100 milioni di anni fa. A eroderle, la lenta azione delle acque piovane rese acide dall’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Sul loro fondo, spicca la statua della Madonnina delle Grotte, meta di devozione popolare. Una lunga scalinata di 207 scalini porta in tutta sicurezza a esplorare il sottostante Orrido del torrente Cosa, fino al suo letto, che scorre impetuoso, con salti e cascate. Da qui si snoda un affascinante percorso sul fondo della forra illuminata da giochi di luce ed ombra, fra caverne, gallerie, archi naturali, ponticelli, camminamenti che portano fin sopra la spettacolare cascata alla confluenza del rio Molat nel Cosa. Altrettanto suggestiva è la visione dall’alto dell’Orrido, di cui si può apprezzare la grandiosità dalla passerella che lo scavalca, da parte a parte. Una facile passeggiata di un quarto d’ora permette di percorrere ad anello il suo perimetro, per ammirarlo da una prospettiva del tutto originale. Grotte e Orrido sono recintati per motivi di sicurezza.
 
Le Gole di Alcantara
– Un mix di forte impatto scenografico risultato di formidabili azioni idrogeologiche e vulcaniche. La terra ha sfogato nelle gole dell’Alcantara tutta la sua energia facendosi che l’acqua fredda del fiume si insinuasse nella massa magmatica dell’Etna formando fantastiche curve e disegni in queste gole alte fino a 25 metri e lunghe quasi 6 chilometri. Le gole sono inserite in un omonimo parco attrezzatissimo e vi si può praticare Body rafting, Nordic walking, Canyoning .
 

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