Italia turrita

L’Abruzzo si racconta con eremi e castelli

Paesaggi mozzafiato e tuffi nel passato, all’ombra di un patrimonio architettonico splendido e non sempre conosciuto

25 Set 2020 - 06:00
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© Ente del Turismo  | Roccascalegna
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L’Abruzzo è terra di strutture fortificate, dalla fascia costiera a quella collinare e fino alle aree interne. La regione è costellata di castelli e rocche, molto vari sia per tipologia sia per antichità. Sono la testimonianza di una storia complessa e affascinante, che vale la pena di conoscere. 

La maggior parte delle opere monumentali abruzzesi si trovano nell’entroterra perché la zona litoranea era difficilmente difendibile dagli attacchi del mare. Le poche tracce rimanenti sul territorio costiero descrivono però un paesaggio caratterizzato da un sistema di torri costiere anticorsare che costituiscono la testimonianza più cospicua del patrimonio litoraneo. Le aree collinari e montane son invece più ricche di edifici militari fortificati. 

Il castello sospeso - Situato alle falde sud-orientali del Gran Sasso d'Italia, Castelli (TE) è un borgo noto per le sue antiche ceramiche, mentre all’interno del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Castel del Monte (AQ) offre uno dei punti panoramici più emozionanti del paesaggio abruzzese. Lungo la "Costa dei Trabocchi" sorgono il borgo di Ortona (CH), una città di origini antichissime e dall’alto valore naturalistico che si affaccia sull’Adriatico, e Rocca San Giovanni (CH), che sorge su un colle roccioso e vanta la presenza di due cantine che producono vini Doc Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo. Al tramonto il borgo di Pacentro (AQ) diventa ancora più magico e crea un’atmosfera incantata e senza tempo, mentre a Roccascalegna (CH) svetta un castello che sembra letteralmente sospeso tra cielo e terra.

Le dimore feudali - Altri castelli o rocche si presentano oggi con un aspetto ibrido tra il palazzo fortificato ed il castello vero e proprio e rappresentano oggi testimonianze della storia e della potenza delle più importanti famiglie feudali sul territorio regionale come gli Orsini,  i Santucci e i Piccolomini. In altri casi gli insediamenti fortificati furono il frutto dell’espansione territoriale operata nei confronti dell’Abruzzo dai grandi monasteri benedettini di Montecassino, S. Vicenzo al Volturno e Farfa fin dall’Alto Medioevo. Col trascorrere dei secoli molte di queste straordinarie testimonianze sono oggi allo stato di rudere, conservando comunque un fascino potente reso in molti casi spettacolare dal contesto paesaggistico circostante.

Gli eremi - In Abruzzo si possono osservare e fotografare numerosi eremi disseminati in tutto il territorio regionale. Le montagne impervie dell’Abruzzo hanno rappresentato nel corso dei secoli un luogo adatto alla meditazione e alla vita solitaria, tanto che oggi si conta la presenza di cento eremi sul suolo regionale. Gli eremi sono caratterizzati da un’atmosfera magica e di sacralità e tra le figure di santi eremiti che hanno abitato questi luoghi, la più rappresentativa è quella di Fra Pietro dal Morrone, meglio conosciuto come Papa Celestino V; numerose sono ogni anno le iniziative a supporto del riconoscimento degli Eremi abruzzesi quale Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Per maggiori informazioni: www.abruzzoturismo.it

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