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Casa Museo Zani a Cellatica, scrigno di tesori e curiosità

In Franciacorta, racchiude oltre 800 opere d’arte, appartenute anche a personaggi celebri come Sophia Loren e Yves Saint Laurent

Uno scrigno di capolavori d'arte alla Casa Museo Zani a Cellatica

Casa Museo Zani: a una manciata di km dal centro di Brescia, un preziosissimo museo che lascia letteralmente stupefatti i visitatori

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Uno straordinario scrigno di capolavori d’arte, splendidi arredi e oggetti d’arte applicata, raccolti con passione in oltre trent’anni di intensa attività di ricerca dall’imprenditore e collezionista bresciano Paolo Zani per arredare la casa dove abitò fino alla sua morte avvenuta nel 2018, ora per sua volontà diventata museo: Casa Zani a Cellatica, a una manciata di km dal centro di Brescia, dove iniziano le verdi colline della Franciacorta, è un preziosissimo museo che lascia letteralmente stupefatti i visitatori, che vengono avvolti dalla sua raffinata e rarefatta atmosfera e conquistati dai suoi tesori. “Ho collezionato per esprimere il mio gusto, per appagare la mia curiosità e per abitare il bello attraverso l’arte” diceva Paolo Zani. E ora tutto questo è a disposizione dei visitatori, che vengono accompagnati sala dopo sala in piacevolissimi percorsi guidati.

800 opere d’arte - Sede istituzionale e centro culturale della Fondazione Paolo e Carolina Zani, la Casa Museo ospita oltre 800 opere tra cui dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi, Boucher, sculture del genovese Filippo Parodi e romane dei Della Porta, accanto a preziosi arredi barocchi e rococò principalmente francesi e veneziani e straordinari oggetti d’arte applicata del XVII e XVIII secolo. Capolavori assoluti sono la coppia di Commodes del 1789 di Giuseppe Maggiolini con tarsie di Andrea Appiani e il Tavolo ottagonale in pietre dure realizzato tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento nella Galleria dei Lavori di Firenze. 

Il Canaletto di Sophia Loren - Molti oggetti hanno una storia straordinaria e sono appartenuti a illustri personaggi: La Piazzetta di Venezia del Canaletto proveniente dalla collezione di Sophia Loren e del marito Carlo Ponti, Il molo dal bacino di San Marco pure del Canaletto che era di proprietà dell’ultimo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi; i cigni in bronzo dorato di Madame de Pompadour (la Favorita del re Sole) risalenti al 1755 circa e destinati ad arredare il bagno del suo appartamento all’Hotel d’Evreux (ora Palais de l’Elysée); le 18 poltrone settecentesche della sala da pranzo provenienti dalla collezione dello stilista Yves Saint Laurent e del compagno Pierre Bergé. 

Anche il giardino è un museo - La Casa Museo racconta il gusto, le scelte estetiche, ma anche le esigenze abitative quotidiane di Paolo Zani: edificata nel 1976, riprende il modello della domus romana, ed è articolata in 11 ambienti imperniati attorno ad una grande vasca quadrangolare centrale (un impluvium in origine). L’architettura è circondata da un giardino all’italiana di oltre 3.000 metri quadrati, concepito dallo stesso Zani come ideale prosecuzione del percorso della collezione. Qui, e nel grande portico esterno che collega gli spazi di servizio, (oggi adibiti a servizi museali) col ninfeo si snoda un piacevolissimo percorso tra sculture, fontane, elementi architettonici in dialogo con la natura. Circa 400 le opere esposte. Un angolo di mondo in cui si scorgono culture lontane, come quelle rappresentate dai papiri egiziani, dai cedri del Libano, dalla Sophora del Giappone, dal Ginepro cinese, dall'accurata selezione di Agavi e da una scenografica serie di macro Bonsai. Tra specie arboree rare, essenze potate ad arte e sculture antiche, si snodano vialetti che conducono ad un suggestivo ninfeo con putti e giochi d'acqua. Qui si specchia una singolare collezione di ninfee e piante acquatiche, animate da coloratissime carpe giapponesi (Koi).

Benvenuto autunno! - Casa Zani è animata nel corso dell’anno da eventi. Il prossimo sarà Benvenuto autunno! il 2-3 e il 9-10 ottobre. I sapori della Franciacorta tra arte, cibo e vino saranno protagonisti di visite e degustazioni guidate alla scoperta del mondo di Bacco. Si andrà alla scoperta delle più belle opere della collezione che raccontano il mito dionisiaco: dal dipinto di Giambattista Tiepolo dedicato alle Nozze di Bacco e Arianna all’Allegoria della Terra, pregevole tela di François Boucher appartenuta al re di Francia Luigi XV. A conclusione di ogni itinerario guidato, i visitatori potranno partecipare a una degustazione di diverse tipologie di Franciacorta accompagnata da proposte culinarie tipiche del territorio.

Per maggiori informazioni: www.fondazionezani.com

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