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Capolavori del Novecento? Scopriamoli nell'Alessandrino!

Un concentrato di protagonisti della cultura italiana nei musei e in esposizioni di grande impatto visivo

Ad Alessandria e nella sua Provincia sulle tracce dell’arte del ‘900

Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo è uno dei quadri più iconici del Novecento italiano.

Le opere futuriste prima, e metafisiche poi, di Carlo Carrà hanno lasciato un segno indelebile nell’arte italiana del secolo scorso.

Sia Pelizza di Volpedo sia Carrà condividono la terra d’origine, l’Alessandrino, una zona ricca di straordinarie collezioni d’arte, gallerie, musei. La grande arte del Novecento può essere l’insolito e affascinante filo conduttore per un week end in queste belle terre piemontesi, così ricche di tesori enogastronomici. 

La Mostra sul Novecento -  Mentre ad Alessandria è in corso fino al 13 marzo 2022 negli spazi di Palazzo del Monferrato la rassegna “Alessandria. Il Novecento. Una storia di artisti da Pellizza a Parrà” (un’interessante panoramica sugli artisti della provincia di Alessandria e sul contributo che hanno dato alla storia dell’arte italiana del secolo scorso, ad iniziare da Pellizza, Morbelli, Bistolfi e Carrà che hanno avuto un  ruolo di primissimo piano nel dare vita ai movimenti più importanti e innovatori del panorama artistico nazionale e internazionale), vale la pena di soffermarsi in città per ammirare la ricca collezione d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio, esposte nella Galleria del Broletto, che raccoglie opere di pittori e scultori legati al territorio in un arco temporale che va dagli ultimi decenni del ‘700 alla seconda metà del ‘900. Protagonisti sono artisti quali Pellizza da Volpedo, Morbelli, Barabino, Bistolfi, Carrà, Morando. Una sezione della collezione è dedicata alla battaglia di Marengo e permette di ripercorrere un periodo storico cruciale per l’Europa.

Capolavori del Divisionismo a Tortona - La Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona è l’unica in Italia interamente dedicato al Divisionismo, la famosa “pittura divisa”, fenomeno artistico tipicamente italiano nato alla fine dell'800.Vi sono esposte un centinaio di opere eseguite tra’800 e ‘900 dai principali artisti divisionisti, quali  Pellizza da Volpedo ( di cui sono raccolte il più consistente numero di opere), Giovanni Segantini, Gaetano Previati. Imperdibile. 

Museo dei Lumi a Casale Monferrato – Nel complesso della Sinagoga di Casale Monferrato si ammira una singolare collezione di Chanukkiot (candelabri a nove braccia della tradizione ebraica accesi durante la festa di Chanukkà) d’arte contemporanea, prodotte da artisti ebrei e non. A dare il via, nel 1994, il fatto che la comunità di Casale possedeva già alcune lampade di Chanukkah in argento realizzate da Elio Carmi e che l’artista Emanuele Luzzati stava creando un’opera simile in ceramica da regalare alla comunità stessa. Da allora, la partecipazione all’iniziativa da parte di molti maestri, anche di fama mondiale, è stata entusiasta ed ora le opere del Museo dei Lumi sono oltre 120. Il museo è  ospitato nei locali sotterranei anticamente adibiti a forno delle azzime – matzot – il pane non lievitato che si mangia durante la Pasqua ebraica. 

Lo studio di Pellizza da Volpedo - Lungo le vie dell’antico borgo di Volpedo i luoghi pellizziani sono indicati con una bella segnaletica. Lo studio di Giuseppe Pellizza (1868-1907) - si trova  sul retro della casa di famiglia. Fu fatto costruire dal pittore nel 1888 e fu successivamente ampliato fino ad assumere, nel 1896, l’attuale veste con l’ampio lucernario zenitale. È stato donato dalle due figlie di Pellizza al Comune di Volpedo nel 1966. Il pittore vi accedeva direttamente dalla propria casa. Una volta entrati, si resta colpiti dall’ampiezza del locale, altro oltre 5 metri, che restauri hanno riportato al suo aspetto originale, con le pareti di una calda e scura tonalità terra di Siena, come era consuetudine nella maggior parte degli atelier ottocenteschi. Vi sono contenute opere dell’artista, cimeli, bozzetti, fotografie e la libreria con una lunga scala a pioli, a cui si impiccò il 14 giugno 1907. In piazza Quarto Stato un museo didattico racconta con un’installazione multimediale che introduce al mondo dell’artista e alle sue opere principali. 

Sala Onetti a Lu Monferrato – Inserito nel complesso di San Giacomo ( formato dalla chiesa seicentesca, dalla sacrestia e dalla Casa della Reggenza), il Museo d'Arte Sacra racchiude significative testimonianze di Lu e del suo territorio: oreficerie, reliquiari, paramenti sacri, sculture lignee, dipinti su tela di pregio, fra cui opere di Stefano Maria Clemente, Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo e Domenico Piola, oltre ad una sezione  dedicata al pittore divisionista Luigi Onetti, che comprende anche alcune opere inedite dell’artista luese acquisite di recente.

A Denice un museo a cielo aperto – E’ dedicato alla ceramica contemporanea il museo en plein air di Denice, antico borgo medievale tra le colline dell’Alto Monferrato. Nelle vie e nelle piazze del paese sono collocate 63 opere d’arte in ceramica, che permettono di percorrere le produzioni e le ricerche sperimentali svolte negli ultimi decenni da artisti italiani e internazionali.

Per maggiori informazioni: www.alexala.it/it
 

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