Non solo foto, post e link condivisi, nel futuro di Facebook c'è la telepatia.
A delineare l'obiettivo piuttosto ambizioso è lo stesso creatore del social di Palo Alto, Mark Zuckerberg, che nel corso della sua periodica sessione di botta e risposta con gli utenti ha anticipato che un giorno
saremo “in grado di pensare a qualcosa e i nostri amici potranno immediatamente percepire la stessa cosa"
. Insomma, si potranno condividere pensieri e sensazioni in modo diretto, una rivoluzione rispetto all'ambiente bidimensionale e per certi versi datato che sono oggi le bacheche degli iscritti a Fb.
Già con la mossa Celebrate Pride il team di Zuckerberg aveva fatto intuire una nuova linea di sviluppo: cavalcando le emozioni sono stati in grado di creare un evento mediatico che facesse parlare in tutto il mondo di Facebook – non senza polemiche sull'utilizzo improprio dei dati. Momento abilmente sfruttato per annunciare un ulteriore passo avanti sul fronte dell'intelligenza artificiale:
"Vogliamo creare sistemi migliori degli esseri umani nei sensi primari, come vista e udito"
, ha detto il miliardario californiano, che non a caso un anno fa ha investito pesantemente in Oculus, software leader nella realtà virtuale.
Il padre di tutti i social sta poi sviluppando “sistemi in grado di interpretare il contesto di immagini e video", dunque
tecnologie capaci di riconoscere oggetti, luoghi e persone all'interno di foto e filmati.