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Gli Usa chiedono ad Apple e Google di rimuovere TikTok

La Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti ha inviato una lettera alle due aziende chiedendo la rimozione del social cinese dagli store digitali

TikTok
Ansa

TikTok rischia grosso.

La FCC (Federal Communications Commission), agenzia governativa statunitense per le comunicazioni, ha chiesto con una lettera ad Apple e Google di rimuovere il social dai loro app store. Firmatario dell'iniziativa è Brendan Carr, membro della commissione, che su Twitter ha condiviso il testo della richiesta.

 

 

Il social network è di proprietà di Bytedance, società cinese. La FCC condanna la presunta violazione delle politiche degli store digitali di Apple e Google. Carr ha indirizzato la lettera a Tim Cook, CEO dell'azienda di Cupertino, e Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet. 


"TikTok non è quello che sembra essere. Non è solo un’app per condividere video o meme divertenti - sostiene Carr -. Il social funziona come un sofisticato strumento di sorveglianza che raccoglie grandi quantità di dati personali e sensibili".


Il commissario federale nominato da Trump nel 2018 cita il rapporto di BuzzFeed News, secondo cui gli ingegneri cinesi del social abbiano avuto accesso a dati non pubblici di utenti statunitensi tra settembre 2021 e gennaio 2022. La conferma è arrivata in oltre 80 riunioni tra dipendenti di TikTok. 


La portavoce del social Maureen Shanahan ha risposto all'inchiesta di BuzzFeed News con una breve dichiarazione: "Sappiamo di essere tra le piattaforme più esaminate dal punto di vista della sicurezza e miriamo a rimuovere ogni dubbio sui dati degli utenti statunitensi. Ecco perché assumiamo esperti nei loro campi, lavoriamo continuamente per convalidare i nostri standard e coinvolgiamo terze parti affidabili e indipendenti per testare le nostre difese". 

tiktok
Ansa


TikTok aveva già resistito ai tentativi di Trump di bloccare l'applicazione, con divieti mai applicati. Nel giugno 2021 il presidente Joe Biden ha revocato gli ordini esecutivi del suo predecessore che tentanvano di costringere ByteDance a cedere il social a una società statunitense.


Brendan Carr nella lettera ha spiegato: "TikTok è di proprietà di ByteDance, con sede a Pechino, un’organizzazione legata al Partito Comunista Cinese. È chiaro come rappresenti un rischio inaccettabile per la sicurezza nazionale a causa della sua vasta raccolta di dati combinata con l’accesso apparentemente incontrollato dalla Cina di dati sensibili".

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