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"The Trading Game", il lato oscuro della finanza globale raccontato da chi ci è passato dentro

Il romanzo autobiografico di Gary Stevenson, ex trader della City di Londra

11 Mag 2025 - 17:21
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© Ufficio stampa

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Come si fanno davvero i soldi nella finanza moderna? Scommettendo sulla povertà degli altri. È la tesi scomoda – e vissuta in prima persona – di Gary Stevenson, ex trader della City, che nel suo libro "The Trading Game – Il gioco dei soldi" (Hoepli, 352 pagine, euro 24,90) racconta la realtà spietata dei mercati finanziari dal punto di vista di chi ne è stato protagonista.

A soli 25 anni, Stevenson era uno dei trader più redditizi di Citibank, nel cuore di Canary Wharf, a Londra. Figlio della working class, cresciuto tra case popolari e palloni sgonfi, era riuscito ad arrivare dove pochi riescono: ai vertici di un sistema che premia l’intuito, la velocità, e soprattutto il cinismo. Ma il prezzo del successo si misura in consapevolezza: "Il modo più facile per guadagnare era scommettere che la gente sarebbe diventata più povera", scrive. E non è un paradosso.

Durante la crisi del debito europeo e le turbolenze successive alla grande recessione del 2008, Stevenson guadagna puntando sul peggioramento dell’economia. Non era il solo. I prodotti finanziari derivati, le scommesse sull’inflazione, i movimenti speculativi sui tassi: tutto è lecito se porta rendimento. In un passaggio cruciale del libro, spiega come le grandi banche possano trarre vantaggio da un peggioramento generalizzato delle condizioni economiche: "Più le famiglie stanno male, più i trader possono vincere". Una logica perversa ma perfettamente razionale all’interno del sistema attuale.

Il libro è anche una radiografia sociale della finanza contemporanea. Le sale trading sono popolate da geni della matematica, giovani di buona famiglia, ma anche borderline comportamentali pronti a tutto per un bonus. L’ambiente è ipercompetitivo, chiuso, e tossico: un sistema che illude di poter cambiare la propria vita, salvo poi trasformare anche il più idealista in un predatore.

Ma Stevenson fa qualcosa di inusuale: si ferma. Decide di uscire dal sistema e ne denuncia i meccanismi. Dopo aver lasciato Citibank, ottiene un master a Oxford e fonda un canale YouTube in cui spiega l’economia reale, quella che non si vede nei grafici per addetti ai lavori. Scrive per "The Guardian" e "Fortune", e partecipa regolarmente a talk show e trasmissioni radio. La sua missione è una: mostrare come la finanza globale, lungi dall’essere neutra, influenzi in profondità la vita quotidiana delle persone, spesso in senso regressivo.

"The Trading Game" è un memoir che diventa un atto d’accusa, ma anche una chiave per capire come funzionano davvero i mercati, oltre le semplificazioni giornalistiche. Uno strumento prezioso per chi voglia capire le logiche che governano la disuguaglianza, la speculazione, e la crescente instabilità economica globale.

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