INVESTIMENTI GLOBALI

Italia e Spagna a confronto nella corsa agli investimenti: il Mediterraneo è un nuovo hub strategico

Un studio promosso da Amazon e TEHA analizza i fattori che influenzano l'attrattività dei due Paesi per gli investimenti diretti esteri

29 Lug 2025 - 17:47
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Cresce l’interesse per le economie dell’Europa meridionale grazie alla trasformazione dei flussi globali di investimento. Un recente studio realizzato da TEHA Group, in collaborazione con Amazon esplora il potenziale di Italia e Spagna, due delle principali economie del Mediterraneo, nell’attrarre investimenti diretti esteri (IDE). Secondo i primi risultati, il Paese iberico mostra una performance più vivace riguardo a numerosi indicatori economici. Dal 2010 al 2024, ad esempio, il Pil spagnolo è cresciuto del +18,8%, contro il +6,2% dell’Italia. Il Global Attractiveness Index, elaborato da TEHA, conferma questa tendenza: la Spagna ha guadagnato 5,7 punti di attrattività post-pandemia, mentre l’Italia si è fermata a +4,6.

I dati dello studio

  Dietro al successo spagnolo ci sono un sistema fiscale più snello, una maggiore digitalizzazione, un ambiente energetico più competitivo e una governance territoriale più efficace. Ad esempio, il costo medio dell’energia per le imprese in Spagna è 166,6 €/MWh, contro i 252,9 €/MWh in Italia. Anche il cuneo fiscale è più basso (40,2% contro 45,1%) e le procedure giudiziarie più rapide (540 giorni per un processo civile in Italia, contro 359 in Spagna). L’analisi si fonda su un’indagine articolata in nove aree chiave, tra cui contesto macroeconomico, mercato del lavoro, sistema fiscale, digitalizzazione e governance pubblica. La ricerca è condotta con il supporto di un comitato scientifico d’eccellenza, composto da esperti come Enrico Letta, Carlo Altomonte, Patricia Gabaldón e Jordi Sevilla.

Le leve del vantaggio competitivo spagnolo

 Dietro al successo iberico ci sono un sistema fiscale più snello, una maggiore digitalizzazione, un ambiente energetico più competitivo e una governance territoriale più efficace. Ad esempio, il costo medio dell’energia per le imprese in Spagna è 166,6 €/MWh, contro i 252,9 €/MWh in Italia. Anche il cuneo fiscale è più basso (40,2% contro 45,1%) e le procedure giudiziarie più rapide (540 giorni per un processo civile in Italia, contro 359 in Spagna).

Le criticità italiane

 Pur vantando punti di forza come una burocrazia leggermente meno onerosa per le PMI e una governance nazionale più uniforme, l’Italia fatica a tenere il passo. La digitalizzazione risulta meno avanzata, con una copertura delle reti fisse ad alta capacità del 59,3%, rispetto al 93,6% spagnolo. Inoltre, il sistema normativo italiano appare più rigido e penalizzante per le imprese, soprattutto in ambito fiscale. Il divario si riflette anche nella quantità e qualità degli investimenti attratti. La Spagna ha sviluppato 856 progetti greenfield, creando oltre 72.000 posti di lavoro, mentre in Italia i progetti sono stati 303, con circa 40.000 nuovi occupati. Un dato che evidenzia la crescente preferenza degli investitori internazionali per l’ecosistema spagnolo.

"Sulla base della nostra pluriennale esperienza nell'analisi dell'attrattività e della competitività internazionale, - ha dichiarato Valerio De Molli, CEO di TEHA Group - è condiviso come le grandi multinazionali svolgano un ruolo centrale nella creazione di occupazione e crescita economica: ecco perché attrarre investimenti esteri dovrebbe essere una priorità strategica per tutti i paesi."

Giorgio Busnelli, VP di Amazon Italia, sottolinea l’importanza di digitalizzazione, semplificazione normativa e chiarezza regolatoria come fattori determinanti per rendere l’Italia più competitiva: "In 15 anni di presenza in Italia, Amazon ha investito oltre 20 miliardi di euro, contribuendo significativamente alla digitalizzazione del Paese e questo ha portato oltre 20.000 PMI a utilizzare i nostri servizi per crescere in Italia e all'estero. Per amplificare questi effetti positivi, è essenziale operare in un quadro normativo chiaro e armonizzato sia a livello nazionale che europeo”.

Lo studio verrà presentato ufficialmente il prossimo 5 settembre 2025, in occasione della 51ª edizione del Forum “Lo Scenario di Oggi e di Domani per le strategie competitive”, organizzato da The European House – Ambrosetti a Villa d’Este, Cernobbio, mentre il 9 ottobre a Madrid, una tavola rotonda concluderà i lavori con la presentazione integrale dello studio.

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