Ospiti della tavola rotonda, che si è svolta nei Saloni della Principessa di Palazzo Brancaccio nella Capitale, Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, e Antonella Polimeni, rettrice dell'Università di Roma "La Sapienza"
Come se l'è cavata e se la sta cavando Roma alla prova del Conclave e del Giubileo? Ne abbiamo parlato durante il ventesimo appuntamento di "Tgcom24Tour", che si è svolto il 7 maggio nella Capitale, con Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, e Antonella Polimeni, rettrice dell'Università di Roma "La Sapienza".
Roma, Gualtieri: "Il cambiamento è in corso e ci percepisce" - "Sono soddisfatto, anche se naturalmente il Giubileo è in corso e ci saranno ancora tanti eventi importanti, oltre al Conclave e alla messa inaugurale del nuovo Pontefice. Penso si sia visto come i fondi per il Giubileo abbiano aiutato a rendere Roma più capace di accogliere eventi straordinari. Inoltre, questi investimenti rappresentano eredità importanti che il Giubileo lascia alla città, come avevamo voluto e come era stata anche la volontà di Papa Francesco, che si era proprio raccomandato di fare interventi per i pellegrini, ma anche per Roma", afferma Gualtieri.
"Abbiamo preso di petto i problemi della città per affrontarli e trasformarli. Il cambiamento è in corso e si percepisce. E questo credo sia importante per la fiducia dei romani nella Capitale, che può scrollarsi di dosso l'idea di una città inefficiente e sporca, che non funziona. Questo è frutto anche di una eccellente collaborazione istituzionale a tutti i livelli, al di là del colore politico. Regione, governo, tutti i vari organismi dello stato, Università hanno sempre collaborato; quindi, il sistema territoriale si è rimboccato le maniche e credo stia dando una buona prova di sé. Vogliamo ancora completare tantissimi interventi, ma ogni cantiere che si chiude, ogni spazio della città trasformato, riqualificato che restituiamo ai cittadini rappresenta una bella soddisfazione", aggiunge il sindaco di Roma.
"Rocca: Si parla di 'modello Giubileo'" - Gli fa eco Rocca, che dice: "L'obiettivo era remare tutti in un'unica direzione. Il successo di Roma era il successo di tutti in un'occasione così importante come quella del Giubileo. Tanto che si parla di 'modello Giubileo', cioè di seguire questa modalità di collaborazione - dall'ente locale fino al governo nazionale - anche per altre situazioni a livello nazionale. Le risorse sono state ben impiegate. Le istituzioni hanno lavorato fianco a fianco su tutta una serie di temi - dall'accoglienza alla sanità fino al recupero dei beni architettonici, alle strade e alla viabilità -, ognuno per la propria competenza, perché questo era un obiettivo del Paese, non politico. Nessuno si è tirato indietro e per questo periodo di tempo la burocrazia sembrava distante. Finalmente si parlava di cose concrete".
"Sull'organizzazione do un giudizio eccellente, credo sia sotto gli occhi di tutti. La protezione civile nazionale, quella regionale e quella di Roma Capitale hanno lavorato fianco a fianco, le organizzazioni di volontariato hanno fatto la loro parte e tutto questo con una pianificazione. Il prefetto ha fatto un accompagnamento istituzionale della pianificazione non solo in termine di accoglienza dei fedeli, dei pellegrini in occasione anche del funerale del Papa, ma anche sotto il profilo della sicurezza della città. Il prefetto è stato determinante per saggezza ed esperienza", ha proseguito il presidente della Regione Lazio.
Polimeni: "L'entrata posteriore della Sapienza sarà in restyling proprio grazie ai fondi del Giubileo" - "L'entrata posteriore della Sapienza sarà in restyling proprio grazie ai fondi del Giubileo", sottolinea Polimeni, che poi aggiunge: "Esiste veramente un modello Roma anche per la formazione, il trasferimento tecnologico e la ricerca scientifica. Grazie al Pnrr, 'La Sapienza' e tutto il sistema universitario del Lazio con Regione, Comune di Roma, Camere di Commercio e sistema delle imprese ha realizzato un ecosistema dell'innovazione, che si chiama Rome Technopole.