Di investimenti, formazione e anche dazi ha parlato il governatore lombardo con il giornalista di Tgcom24 Dario Donato nel corso della tavola rotonda "Innovazione e competitività per le imprese lombarde"
"Nonostante una situazione di oggettiva difficoltà dell'Occidente, l'economia della Lombardia sta tenendo. Gli ultimi dati della produttività trimestrale parlano di un +0,4%: i nostri imprenditori dimostrano di essere ancora competitivi con il resto del mondo, facendo un lavoro eccezionale e si deve proseguire in questa direzione". Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ospite della tappa milanese di Tgcom24Tour al Belvedere "Silvio Berlusconi" di Palazzo Lombardia. Intervistato dal giornalista di Tgcom24 Dario Donato nella tavola rotonda "Innovazione e competitività per le imprese lombarde", il governatore dipinge il quadro attuale di guerre e dazi, guardando al futuro: "Più fondi per la formazione e meno mani legate per attrarre investimenti e restare competitivi", chiede.
"C'è un brand che è Milano, ma non c'è solo Milano in Lombardia. Io dico che Milano è Milano, perché ha intorno un sistema di territori avanzati con realtà importantissime. In tutta la regione abbiamo delle condizioni per essere interessanti" nei riguardi "degli investitori stranieri. Siamo primi in Italia e tra i migliori in Europa" per attrattività, ha aggiunto Attilio Fontana.
"Sui dazi gli effetti non li possiamo ancora valutare, spero che anche su questo i nostri imprenditori sappiano rispondere, magari aprendo nuove strade. E speriamo che il problema dei dazi tenda ad affievolire. È una scelta che può creare più problemi che vantaggi", ha precisato il presidente della Regione Lombardia. "Qui abbiamo gli imprenditori e i lavoratori che hanno una marcia in più - ha continuato Fontana, - hanno qualcosa in più come qualità e quantità, una marcia in più perché costretti a competere con le principali aree, regioni, istituzioni, ma con le mani legate e non aperte come tutti gli altri".
"Noi, dunque, siamo costretti a correre con le mani legate dietro la schiena. La burocrazia e la mancanza dell'utilizzo della leva fiscale sono dei limiti gravissimi. Noi chiediamo più autonomia perché dobbiamo essere in grado di competere con il resto del mondo. Noi Regione potremmo dare vantaggi in più. Noi crediamo molto sul federalismo fiscale, perché è la prima occasione per usare la leva fiscale per essere motivo di maggiore attrattività", ha spiegato Fontana.
"L'Europa sta rischiando di creare un disastro in Lombardia e nel nostro Paese. Sta introducendo una normativa", che va nella direzione di "una gestione centralizzata dei fondi di coesione europei. Se avessimo meno risorse, sarebbe un vero disastro. Noi stiamo combattendo, sono andato più volte a Bruxelles, ho parlato anche con Raffaele Fitto. Una scelta di questo genere vorrebbe dire bloccare la Lombardia", è l'allarme lanciato dal presidente di Regione Lombardia. "La giustificazione che ci dà l'Europa è che ci sono delle regioni che non riescono a spendere bene i fondi", ma "chi li spende bene fino all'ultimo euro lasciate che continui a farlo", è l'invito.