La ventunesima tappa

"Tgcom24Tour" a Bari: focus su territorio, pmi, dazi e occupazione di qualità

Nella seconda tavola rotonda, "Identità e nuovi mercati. Strategie per la crescita", ospiti Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia; Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia; Giovanni D'Ambruoso, CEO Delizia S.p.a, e Vito Ladisa, Presidente Gruppo Ladisa

07 Lug 2025 - 15:24

Pmi e incentivi regionali, crescita a 360 gradi, export e dazi, ma anche lavoro, in particolare, giovanile con occupazione di qualità. Sono gli argomenti trattati, in un confronto molto acceso e sentito, dai rappresentanti di quello che è il cuore delle attività economiche pugliesi, nella seconda tavola rotonda della tappa di Bari di "Tgcom24Tour", "Identità e nuovi mercati. Strategie per la crescita". Ospiti dell'appuntamento Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia e imprenditore del settore farmaceutico; Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia; Giovanni D'Ambruoso, CEO Delizia S.p.a, e Vito Ladisa, Presidente Gruppo Ladisa.

Come sta andando l'economia regionale?

 All'inizio della seconda tavola, Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, dal suo osservatorio, conferma il quadro generale positivo presentato di recente da Svimez e Banca d'Italia che parte dal 2019 e che nel 2024 segna un rallentamento del tasso di crescita che è comunque continua. Questo "con turismo, agroalimentare, servizi avanzati e farmaceutico in crescita", nonostante la crisi della siderurgia, e "grazie a investimenti nel settore dell'informatica da 45 milioni di euro con un sostegno regionale; grazie a competenze e infrastrutture offerte e grazie soprattutto a un ecosistema molto coeso tra imprese, istituzioni, università, organismi di ricerca". "Ora - sottolinea - studiamo le cause di questo rallentamento e gli strumenti per superarlo, che sono innovazione e competenze in primis, oltre a incentivi certi e apprezzati dagli imprenditori". Successiva, nel corso della tavola rotonda, la dovuta riflessione sul tema dei dazi.
 

A confermare il momento di sinergia positivo tra Confindustria e Regione, sindacati e gli altri attori in campo economico interviene il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, che precisa: "Pur nelle differenze su alcuni punti, i bandi della Puglia, scritti insieme, sono i migliori a livello nazionale. Sono 'a sportello', non, cioè, con il click day e se il progetto è valido merita il finanziamento, senza mediazione politica c'è l'accesso ai finanziamenti, grande vantaggio". Questo nonostante le criticità "legate al fatto che dobbiamo colmare il divario con il Nord Italia e il Nord Europa, anche con infrastrutture materiali e immateriali di cui abbiamo bisogno per competere in maniera ancora più valida. Per esempio l'Alta Velocità sulla linea adriatica dipende da una volontà nazionale, perché qui si sta superando l'idea del piccolo e bello e per crescere gli imprenditori hanno bisogno delle condizioni. Abbiamo ottime università e competenze, così i ragazzi non hanno più necessità di andar via perché qui le possibilità ci sono".

L'impatto dei dazi

 "La Puglia, - conferma a sua volta Vito Ladisa - ha creato condizioni per insediarsi in maniera facile, passando da territorio narrato a prevalenza turistico a regione fatta di industria agroalimentare che oggi ha bisogno, in tutte le dimensioni aziendali, di essere considerata maggiormente. Scontiamo un flusso logistico non da poco, perché comunque siamo una regione a territorio Obiettivo 1, una realtà che ha bisogno di strutturarsi maggiormente sulle strutture essenziali, anche nell'epoca del boom di turisti. La logistica ha sicuramente bisogno di avere più sviluppo: sono ottimista e spero ci sia questo sviluppo anche sulla base del Pnrr". E anche Ladisa, nel suo intervento, si sofferma sull'impatto dei dazi su imprese e famiglie e sul conseguente sforzo di rimanere sui mercati, penalizzando gli investimenti su ricerca e innovazione.

"Grazie al turismo si è conosciuto il valore della Puglia anche all'estero: la Puglia è mangiar bene, ospitalità in maniera più accentuata, con differenze di crescita da 10 anni a questa parte, con tutto l'interesse a far crescere le aziende a filiera corta e chilometro zero", afferma Giovanni D'Ambruoso, che stima l'impatto dei dazi nel settore della distribuzione tra il 10 e il 12%, "nella speranza che il cambio ci aiuti un po', cercando con l'importatore di non danneggiare molto il consumatore finale, garantendo un prodotto di qualità".

Nel finale, la riflessione sui dazi di Fontana punta alla differenza tra dazi ambientali e dazi sociali: "Dobbiamo puntare sulla competitività, puntando sul welfare per attrarre capitale umano", conclude. L'appello comune degli imprenditori presenti alla tavola rotonda, infine, è stato sugli attuali costi dell'energia.

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