L'uso della mano sinistra per scrivere non era tollerato in passato e si costringeva l'alunno a utilizzare la destra
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Mi sono avvicinata alla grafologia grazie alla pessima scrittura di mio figlio, mancino naturale. Il mancinismo è, quindi, un tema che ho approfondito e che mi fa piacere condividere. Innanzitutto, bisogna precisare che, per parlare di mancinismo, è necessario che ci sia la naturale predisposizione a usare la mano sinistra per fare cose che richiedono rapidità, precisione e coordinazione. In passato l'uso della mano sinistra per scrivere non era tollerato e si costringeva l'alunno a utilizzare la destra. Cosa sbagliatissima! Del resto molti oggetti di uso comune sono stati studiati per chi è destro e poi, eventualmente, riadattati per i mancini. Anche il bon ton, per quanto attiene all'uso delle posate, non favorisce i mancini.
Nello scrivere il mancino è costretto ad andare da sinistra verso destra, facendo, quindi, un movimento che si dirige in senso contrario a quello del braccio e dell'avambraccio. Inoltre, non può vedere quello che sta scrivendo e, quindi, è costretto a ricercare posizioni della mano e delle spalle innaturali. Queste costrizioni possono determinare la forte inclinazione di alcune lettere come la f o la t. La scrittura risulterà veloce e molto particolare. Oppure potrà scorrere lentamente sul foglio, a causa delle difficoltà oggettive nell'esprimere il gesto grafico risultando così scolastica, precisa ed elementare. Diverso è il discorso se il mancinismo non è naturale, ma costretto, per l'impossibilità di usare la destra. La scrittura risulta non fluida, anzi, incerta, con una pressione non omogenea e un impatto, per chi la osserva, che richiama la disgrafia.