Speciale Addio a Pippo Baudo, è morto "l'uomo che inventò la televisione"
la carriera "alternativa"

L'anima musicale di Pippo Baudo: da Donna Rosa a Una domenica così

Prima di diventare un volto noto della tv, è stato un pianista jazz. E apprezzato autore di alcune note canzoni che hanno accompagnato generazioni

16 Ago 2025 - 22:10

A 89 anni si è spento Pippo Baudo. Se per tutti resterà un volto iconico della televisione italiana, capace di segnare un’epoca e di attraversare oltre mezzo secolo di costume nazionale, c'è anche un altro Baudo, quello legato alla musica. Pianista con radici jazz, Pippo Baudo è stato infatti un appassionato e apprezzato autore musicale.

Gli esordi al pianoforte e la passione per il jazz

 La musica accompagna Pippo Baudo fin dagli anni giovanili. Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Baudo si avvicina presto al pianoforte, strumento che non abbandonerà mai e che lo porterà a esibirsi con l’orchestra Moonlight, una formazione con cui mosse i primi passi prima di diventare un volto televisivo. Il suo amore per il jazz e per la canzone italiana non restò confinato alla sfera privata: negli anni Sessanta e Settanta firmò alcuni brani che entrarono a pieno titolo nel repertorio della musica leggera.

I successi: da “Donna Rosa” a “Una domenica così”

 Tra le sue composizioni più celebri si ricordano “Donna Rosa”, canzone scritta insieme a Luciano Fineschi con il testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, portata al successo da Nino Ferrer e proposta anche da Nino Taranto nella trasmissione Settevoci. Il brano divenne uno dei momenti più apprezzati dello storico programma. Un altro titolo che porta la sua firma è “Una domenica così”, interpretato da Gianni Morandi, all’epoca già uno dei volti più popolari della musica italiana. Due esempi che testimoniano la doppia anima di Baudo: quella dell’uomo di spettacolo e quella del musicista capace di scrivere per altri.

Sanremo e il legame con la musica

 La carriera televisiva lo ha reso una leggenda, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Superpippo” e da legare indissolubilmente il suo nome al Festival di Sanremo, condotto ben tredici volte. Eppure, dietro le scenografie dei grandi show, restava sempre il ragazzo che amava il pianoforte e che non ha mai smesso di definirsi innamorato della musica. "La musica è stata la mia compagna di vita", ha raccontato in più di un’intervista, ricordando come le sue giornate fossero spesso scandite dalle note suonate al pianoforte.

Un’eredità che va oltre la televisione

 Oggi, nel giorno della sua scomparsa, si ricorda soprattutto il conduttore che ha fatto la storia della tv italiana. Ma sarebbe riduttivo dimenticare la sua vena creativa di autore e musicista. Pippo Baudo è stato un uomo che ha saputo intrecciare spettacolo e musica, lasciando un segno non soltanto nella memoria collettiva televisiva, ma anche nelle pagine della canzone italiana.

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