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Maurizio Costanzo, il cordoglio del mondo dello spettacolo | Da Morandi alla Venier: "E' un grande dolore"

Tanti i messaggi da parte di amici e colleghi della televisione colpiti dalla scomparsa del grande giornalista



Maurizio Costanzo, il cordoglio del mondo dello spettacolo | Da Morandi alla Venier: "E' un grande dolore" - foto 1
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La morte di Maurizio Costanzo ha colpito il mondo della televisione e dello spettacolo.

Tanti i messaggi di personaggi noti che soprattutto via social hanno espresso il loro dolore. "Ho sempre pensato che questo giorno non sarebbe arrivato mai. Per la persona che sei, la cultura che hai sempre elargito e la tua sagace ironia, questo paese perde TANTISSIMO" ha scritto Simona Ventura. "E' un grande dolore - ha commentato Gianni Morandi -. Ci conoscevamo da sempre, gli volevo bene".

 

Fotogallery - Maurizio Costanzo, il cordoglio social da Mara Venier a Gianni Morandi

 

Sono in tanti a ricordare Maurizio Costanzo. A partire da Mara Venier, a lui legatissima. "Un pezzo di storia giornalismo, della comunicazione, il più grande della nostra storia insieme a Enzo Biagi e Indro Montanelli, dire chi era Maurizio era scontato ma io voglio dire che ho perso un grande amico uno dei punti di riferimento della mia vita - dice -. Un amico col quale ci confidavamo continuamente, uno dei pilastri della mia vita".

 

Un altro amico di sempre è stato Roberto D'Agostino, molte volte ospite del "Costanzo Show". "Non se l'aspettava nessuno. Ho frequentato per tanto tempo il palco del 'Costanzo Show' in un periodo in cui di svalvolati c'eravamo solo io e Sgarbi - afferma -. Uno dei più grandi personaggi capaci di tirare fuori qualsiasi cosa da chiunque. Un grande, con l'aspetto disincantato, sogghignante e ammiccante con lo spettatore. Davvero imbattibile". "Instancabile e inesauribile. Ha messo in scena con il Costanzo Show uno dei più bei varietà di sempre, facendoci capire l'Italia da un'ottica completamente nuova - sottolinea Antonio Ricci -. Quando una volta gli chiesi che bisogno avesse di fare
Buona Domenica mi rispose: 'Senno' che faccio? Io la domenica pomeriggio me rompo li co...'". 

 

 

Lo ricorda sui social Ezio Greggio. "Addio Maurizio. Grazie per l'incontro con Enzo. Un mese fa ero ospite della tua trasmissione radio - ha scritto -: hai riso tanto sugli aneddoti dei nostri incontri al tuo show o quando ti facevamo gli scherzi io e Enzo travestiti da donna da Maria a 'C'è posta per te'". Alba Parietti lo definisce "Una persona molto intelligente, arguta, complessa. Io devo tutto a lui - continua -. Il suo 'Uno contro tutti' resterà indelebile. Un uomo con una spiccata capacità seduttiva, narcisista, affascinante. Ha inventato una tv che resterà la prima e unica irripetibile". "Ciao Maurizio, quanti ti stanno salutando - scrive invece Enrico Mentana -. E un po' salutano con te pagine importanti della loro vita. E' così anche per me. Quante ne abbiamo fatte insieme, da Bindi-Di Bella fino a Sordi-Gassman-Vitti, mille riunioni, cento viaggi, l'anniversario dell'11 settembre a Ground Zero, lo scontro con il nostro editore che voleva entrare in politica, e tanto altro. Grazie amico mio".

 

"Appena arrivai a Roma, la prima intervista importante me l'ha fatta Maurizio: era il 1960, l'anno delle Olimpiadi a Roma, lui scriveva allora sul
settimanale 'Grazia' - ricorda Pippo Baudo con la voce incrinata dall'emozione -. E' il primo personaggio che ho conosciuto, da lì è nata una relazione di grande amicizia e rispetto. Per me è stato sempre uno stimolo, intelligente e acuto, ma in fondo tutti gli dobbiamo qualcosa - prosegue -. Il Costanzo show è stata un'invenzione enorme, eccellente: ha raccontato l'Italia. Ci sarò stato almeno venti, trenta volte". 

 

Per Fabio Fazio la scomparsa di Maurizio Costanzo "è un grande, grande dolore". "Avevamo la consuetudine di sentirci spesso, era sempre molto generoso e affettuoso con me, ci legava un rapporto personale, bello, intenso, con tanti amici in comune - dice il conduttore -. E' stato un grande autore televisivo, un giornalista e soprattutto ha rivoluzionato la tv, il talk lo ha inventato lui con Guglielmi, ed è stata un'invenzione che ha dato contemporaneità alla televisione. Chi fa il talk, e io lo faccio da vent'anni, non può non avere come punto di riferimento il Costanzo show".

 

"Con la scomparsa di Maurizio Costanzo si spegne una pagina fondamentale della nostra televisione. Costanzo ha creato, inventato, trasformato, diretto e condotto programmi sia televisivi che radiofonici, ha lanciato e valorizzato personaggi e, nei suoi talk-show, ha insegnato come si intervistano gli ospiti - ricorda Carlo Conti -. E' la perdita di un riferimento, di un faro. Per me è anche un dolore intimo per l'affetto e l'amicizia che mi lega a lui e a Maria, alla quale va il mio pensiero e il mio fraterno abbraccio".

 

"Abbiamo cominciato insieme. Eravamo una categoria forte e giovane che ha rivoluzionato la radio negli anni più belli anche insieme a Boncompagni - ricorda Renzo Arbore -. Poi, le nostre strade si sono divise ma siamo sempre rimasti amici. Ci mancherà. Mi mancherà un grandissimo protagonista della nostra scena artistica". 

 

"Un amico, una persona bellissima, corretta, onesta. Ci ho scritto tante cose insieme. Ci ho passato momenti belli, intensi, profondi, come era lui - dice Alex Britti -. Sono stato un'estate a casa sua al mare, stavamo tutto il giorno insieme. Abbiamo scritto, giocato, lavorato con serenità. Perdo un amico importante". "Un dolore immenso non so come farò senza di lui" dice Pierluigi Diaco, mentre il regista Giovanni Veronesi si dice sorpreso: "La morte si porta via Maurizio Costanzo che io avevo previsto immortale - scrive -. Non lo conoscevo bene, solo qualche sporadico avvicinamento, pero' so per certo che era un vero amante del cinema". 

 

"Posso affermare con assoluta certezza che tante delle mie fortune sono iniziate dopo che l'Italia mi ha conosciuto grazie all'opportunità che mi ha dato Maurizio - dice Fabrizio Corona ricordando Maurizio Costanzo -. Nei periodi più difficili della mia vita mi è sempre stato vicino, una delle poche persone che hanno creduto in me come uomo, uno dei pochi che ha saputo vedere il vero Fabrizio".

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