La conduttrice ripercorre a "Le Iene" il successo ottenuto negli anni Novanta
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"La vita non è solo ciò che ti accade, è come reagisci". È questo il messaggio racchiuso nel monologo firmato da Giorgia Surina a "Le Iene". Durante la puntata della trasmissione di Italia 1, in onda domenica 5 ottobre, la celebre conduttrice ha ripercorso la sua ascesa nel mondo dello spettacolo, affrontando anche il lato oscuro del successo, con le minacce di uno stalker, fino alla rinascita "per diventare la versione migliore di te".
"Erano gli anni Novanta, gli anni della musica pop, delle boy-band, dei CD musicali, dei Tamagotchi, delle foto sviluppate sui rullini - esordisce Giorgia Surina, contestualizzando il periodo in cui si è affermata sul piccolo schermo - Erano gli anni Novanta e da studentessa venni catapultata come un proiettile a Londra, nel centro del mondo. Un volo di sola andata e la mia vita cambia. Tra dirette televisive e interviste in un inglese stentato ai più grandi artisti della musica internazionale".
Quindi prosegue: "Poi un'altra scommessa, il ritorno in Italia per "TRL": il famoso balcone affacciato su Piazza del Duomo, le folle urlanti, le lettere dei fan, foto polaroid, autografi sulle magliette. Sembrava un sogno, ma era tutto vero". L'attenzione si sposta dunque sulle difficoltà emerse proprio in quel periodo: "Diventare un'icona di quegli anni è molto di più di quanto avrei mai immaginato. Ma se poi, tra quella folla, si nasconde uno stalker che per anni minaccia te e la tua famiglia, il successo comincia a far paura e l'esposizione mediatica diventa rischiosa, la tv qualcosa da evitare".
"Credo che molti ci abbiano pensato almeno una volta nella vita, prendere quello che sei e buttare tutto all'aria, ripartire da zero. Perché magari ciò che sei diventato non l'hai scelto tu, o perché la vita che ha scelto per te ti ha fatto uno sgambetto e tutto è crollato - osserva ancora Giorgia Surina, che poi precisa -. La vita non è solo ciò che ti accade, è come reagisci. E allora, puoi provare a rinascere per diventare la versione migliore di te. Come si fa? Non avendo paura della paura, cercando nel tuo sguardo quella scintilla che avevi un tempo, rimettendo insieme i pezzi, questa volta quelli giusti per reinventarti. Perché no? In un nuovo luogo, in una nuova forma, in una vita futura".