"Il palcoscenico anestetizza", osserva l'attore a "This Is Me" ripercorrendo l'ultimo periodo vissuto insieme al genitore
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Cinquant'anni di successi raccontati tra aneddoti, traguardi, clip e aneddoti. A "This Is Me" Christian De Sica ripercorre la sua carriera, soffermandosi in maniera particolare sul rapporto col padre Vittorio. "Mi avrebbe potuto lasciare di più, perché sarei stato sicuramente più bravo", esordisce con ironia l'attore romano, ospite di Silvia Toffanin durante la prima puntata dello show in onda su Canale 5.
"Purtroppo l'ho perso che avevo 23 anni, pensa quanti consigli mi avrebbe potuto dare, quante paure mi avrebbe potuto togliere", riflette Christian De Sica, tornando sulla scomparsa del padre avvenuta il 13 novembre 1974. Quindi prosegue: "Mi ha insegnato tante cose, intanto che questo è un mestiere fatto in famiglia. Non bisogna mai credersi un leader: io ascolto sempre tutti e poi si decide. E anche di non montarsi mai la testa".
"Il palcoscenico anestetizza, non senti più dolore", prosegue tornando su un episodio particolare. "Ricordo che facevo uno spettacolo a Milano, uno dei primi, scritto da Maurizio Costanzo che si chiamava "Alle 7 della sera" e mio padre stava malissimo a Parigi, dove poi è morto. Mia madre mi disse "Guarda che a papà restano poche ore, perciò finisci di recitare e poi vieni a Parigi". Io ho fatto lo spettacolo, ho cantato e ho fatto ridere. Poi quando si è chiuso il sipario sono crollato, però durante la recita il pubblico ti dà una tale forza che non senti il dolore. È la cosa meravigliosa di questo mestiere".
"Poi andai a Parigi e sono rimasto con papà fino a quando non se n'è andato", ha concluso.