Ospite a "Verissimo" l'attrice racconta l'iter di procreazione assistita in Francia: "Mi sono sentita carne da macello"
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Nel salotto di "Verissimo" l'attrice Caterina Murino racconta la gioia per l'arrivo, a 47 anni, del primo figlio, Demetrio Tancredi, venuto alla luce il 21 agosto scorso. "Non nascondo che è stato un percorso complicato perché ho avuto due aborti spontanei e per otto anni ho fatto punture di ormoni", spiega l'ex "Bond girl" del film "007 - Casinò Royal".
"Ho conosciuto ginecologi in Francia (dove risiede ndr) e in Italia ma ci sono stati errori ed è mancata l'umanità", sottolinea Murino che poi racconta l'iter a cui si è sottoposta in diverse cliniche transalpine per la fecondazione medicalmente assistita. "Alle otto del mattino c'erano insieme a me quaranta-cinquanta donne per fare gli esami e ci trattavano come carne da macello", prosegue l'attrice che poi aggiunge: "Una ginecologa disse che per diventare madre avrei dovuto donare gli ovociti e, vedendomi piangere, mi accusò di cercare un figlio solo per vanità".
Nel corso dell'intervista, Caterina Murino racconta gli ostacoli incontrati nel tentativo di diventare madre dopo i 40 anni, fatti non solo di problemi fisici ma anche dell'atteggiamento degli specialisti in fertilità. "Un ginecologo mi ha consigliato di lasciare perdere per consentire a mio marito di diventare padre", spiega l'attrice che poi racconta l'importanza di un medico di fiducia con il quale affrontare il delicato percorso sulla procreazione. "Grazie a un amico ho incontrato un ginecologo che finalmente mi ha ascoltata e ha capito la sofferenza che provavo", spiega.