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"La Casa di Carta 3", un successo planetario:"La gente si identifica negli eroi Robin Hood..."

Dal 19 luglio i nuovi episodi in streaming su Netflix e a Milano parlano gli attori protagonisti

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Il conto alla rovescia è cominciato.

Il 19 luglio debutta, in 190 paesi, la terza parte de "La casa di carta", la serie di successo diretta da Alex Pina. Nuovi attori nel cast e una nuova missione per i ladri con la maschera di Dalì: "La gente si identifica con i personaggi... vogliono vedere personaggi Robin Hood che prendono ai ricchi e danno ai poveri...", racconta Luka Peros, una delle new entry, durante la presentazione a Milano della nuova stagione.

Una serie, la terza, dove il gruppo si riunirà, non più per i soldi, o almeno non solo per quelli, ma anche per un altro motivo più personale e legato alle sorti di un membro della banda.

Su un atollo caraibico, dopo essere scappati con un miliardo di euro sottratto alla Zecca di Stato spagnola, il professore riceve infatti una chiamata: uno dei membri della banda è stato catturato. E' Rio (Miguel Herran), trovato dalle forze speciali spagnole, mentre Tokyo riesce a fuggire e chiamare gli altri in aiuto. L'unico modo per salvarlo e proteggere il segreto di tutti è riunire la banda per organizzare un nuovo colpo, il più grande mai realizzato.

Tante novità nella terza stagione sul lato femminile del cast, già ricco di donne forti come Tokyo (Ursula Corberò) e Nairobi (Alba Flores), a cominciare dal personaggio di Monica, ex segretaria della Zecca spagnola e che alla fine della seconda serie aveva deciso di passare dalla parte della banda.

"Non so se questa è una serie femminista", ha detto Tokyo: "Ma i personaggi femminili sono molto potenti perché tutti hanno una storia e una vita. Quando ho visto i primi copioni della prima serie, sono rimasta colpita dal tipo di ruolo delle donne, che spesso non si vede nelle fiction. Se all'inizio delle puntate c'è un patriarcato, dura comunque poco".

"La casa di carta 3", guarda le immagini dal primo trailer

Le fa eco Monica-Esther Acebo: "Adesso che nella serie sono di fatto nella banda posso dire che secondo me la gente ha preso in simpatia i personaggi, nonostante siano ladri, perchè nessuno di loro è pensato come una caricatura, quanto piuttosto come personaggi con un'anima e un cuore da scoprire".

Ed è proprio l'effetto identificazione con i personaggi che ha la serie così universalmente apprezzata. "Le persone si identificano, stanca dei politici che fanno solo promesse e delle banche", ha commentato Marsiglia-Peros: "Perché siamo in un momento in cui nel mondo l'uno per cento è ricco e gli altri no.

Le persone vogliono vedere personaggi Robin Hood che prendono ai ricchi e danno ai poveri. Le note di 'Bella ciao' (inserite nella colonna sonora) che hanno un'origine antifascista, hanno un senso non solo in Italia ma in tutto il mondo, per una forma di ribellione e resistenza".