La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera
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Kim Novak sarà premiata con il Leone d'oro alla carriera durante l'82esima Mostra del cinema di Venezia in calendario dal 27 agosto al 6 settembre. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera, e ha attribuito il riconoscimento alla 92enne leggendaria attrice statunitense protagonista di film come "La donna che visse due volte", "Picnic" e "Una strega in paradiso".
"Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d'oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l'insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera", ha commentato Kim Novak.
"Assurta al ruolo di diva senza averne l'intenzione, è stata - ha osservato Barbera commentando l'annuncio del Leone d'oro alla carriera - una delle protagoniste più amate di un'intera stagione del cinema hollywoodiano, dall'esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles, non molto tempo dopo".
Un sistema che l'attrice non ha mai smesso di criticare, scegliendo i suoi ruoli e anche il suo nome. Costretta a rinunciare a quello di battesimo, Marilyn Pauline, perché associato alla Monroe, si batté per conservare il cognome, accettando in cambio di tingersi di quel biondo platino che fece epoca. Indipendente e anticonformista, creò una propria casa di produzione e scioperò per rinegoziare uno stipendio molto inferiore a quello dei suoi partner maschili. All'esuberante bellezza, alla capacità di dar vita a personaggi ingenui e discreti ma anche sensuali e tormentati, al suo sguardo seducente e talvolta dolente, deve l'apprezzamento di alcuni dei maggiori registi americani del momento, da Billy Wilder ("Baciami stupido"), a Otto Preminger ("L'uomo dal braccio d'oro"), Robert Aldrich ("Quando muore una stella"), George Sidney ("Incantesimo", "Un solo grande amore", "Pal Joey") e Richard Quine, con il quale diede vita ad alcune indimenticabili commedie romantiche ("Criminale di turno", "Una strega in paradiso", "Noi due sconosciuti", "L'affittacamere"). Ma la sua immagine resterà per sempre legata al doppio personaggio di "La donna che visse due volte" di Hitchcock, diventato il ruolo della sua vita.
"Il Leone d'oro alla carriera intende celebrare una star libera - conclude Barbera - una ribelle nel cuore del sistema, che ha illuminato i sogni della cinefilia prima di ritirarsi in un ranch nell'Oregon per dedicarsi alla pittura e ai cavalli". Per l'occasione, sarò presentato in prima mondiale il documentario "Kim Novak's Vertigo" di Alexandre Philippe, realizzato con la collaborazione esclusiva dell'attrice. "Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia", ha commentato Kim Novak nell'accettare la proposta.