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"Un anno difficile", nelle sale la nuova commedia dei registi di "Quasi amici"

Dal 30 novembre il nuovo film di Olivier Nakache e Éric Toledano. Guarda la clip esclusiva

29 Nov 2023 - 09:42
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Arriva al cinema "Un anno difficile" la nuova irresistibile commedia dei registi di "Quasi amici" Olivier Nakache e Éric Toledano, con Pio Marmaï, Jonathan Cohen e Noémie Merlant. In sala dal 30 novembre, dopo essere stato presentato Fuori Concorso alla 41ma edizione del Torino Film Festival, tratta di temi quali eco-attivismo, sovra indebitamento, consumismo ed ecologia, non tradendo l'appuntamento con la commedia e il grottesco caro ai due registi. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

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La trama

  Il film vede protagonisti due sfigati scrocconi come Albert (Pio Marmaï) e Bruno (Jonathan Cohen) che incontrano solo per caso l'ecologia. Accade quando entrambi si imbucano a un aperitivo, totalmente gratuito, di eco-attivisti dove vengono serviti tutti prodotti, comprese le patatine, scadute, uno schiaffo al mercato sciupone che butta tutto prima del tempo. Un ambiente molto radical chic e ricco, questo dei sostenitori di un mondo pulito come si vede bene nella casa della loro leader, interpretata da Noémie Merlant, che abita un enorme appartamento in pieno centro di Parigi. Ovvero cinquecento metri quadri, ma tutti nel segno dell'ecologia privi come sono di ogni mobile, di ogni sedia proprio come vuole il motto-tormentone di questi attivisti: "Prima di comprare una cosa pensa se ti serve davvero". Tra mille avventure, sotterfugi e azioni di protesta timidamente partecipate, per i due amici arriverà anche un'inaspettata occasione di redimersi e rimettere ordine nelle loro vite.

Consumismo e attualità

  Il film, spiegano i registi di "Prendila come viene" e "The Specials - Fuori dal comune", "nasce da un contrasto che abbiamo notato durante la pandemia: allora c'erano le strade deserte, le serrande dei negozi abbassate, gli aerei fermi a terra, la gente alle finestre. Poi abbiamo trovato su internet un video di giovani attivisti che cercavano di impedire alla folla di entrare in un grande magazzino durante il Black Friday. Per noi, quella era una fotografia dell'epoca storica che stavamo vivendo: due visioni del mondo che si scontravano. Perciò il film - continuano - è caratterizzato da campi-controcampi, da due movimenti, come un valzer".

E ancora Toledano e Nakache: "Siamo cresciuti negli anni Ottanta. La nostra generazione è quella dell'abbondanza consumistica e, un giorno, ci siamo svegliati con i nostri stessi figli che parlavano di muri, di collasso e della necessità di cambiare. Abbiamo così dovuto fare i conti con giovani che soffrono sempre più di eco-ansia e non è un caso se il film è attraversato dall'evocazione dell'immagine di ponti. Per noi si trattava infatti di collegare due temi come se fossero due sponde: il sovra-indebitamento e l'ecologia. Apparentemente c'entrano poco l'uno con l'altro, ma degli appartamenti vuoti possono evocare storie diverse: la recente visita di ufficiali giudiziari o il desiderio di una vita austera, minimalista e in decrescita". Non manca un riferimento all'Italia: "Nella vostra commedia - sottolinea Nakache - l'arma letale è il personaggio furbo, a volte disonesto, irresponsabile, sfortunato e arrogante che rincorre la dignità umana, il riconoscimento sociale o una relazione romantica. Dunque la sfida consisteva nel riuscire a rendere piacevoli questi adorabili falliti, poiché il loro disordine apparente non poteva essere rappresentato da una linearità troppo schietta".

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