Tra le più interessanti rivelazioni dell'ultima edizione di Amici, l'artista si racconta a Tgcom24 e si prepara al primo live a Milano a settembre
di Massimo Longoni© Ufficio stampa
È statə tra gli artisti più apprezzati nell'ultima edizione di "Amici", dove ha raggiunto il serale. Ora Senza Cri prosegue il proprio percorso con l'Ep "Tokyo Nite", che contiene alcuni dei brani presentati nel corso del talent, compreso "Madrid", l'inedito più ascoltato tra i singoli dei concorrenti di Amici 24, con oltre 1,7 milioni di stream. Un Ep di cui Senza Cri ha interamente scritto testi e melodie, in un percorso che attraversa il suo talento nella scrittura, il suo timbro raffinato ed estremamente originale, il sound ricercato e dall’impronta internazionale. Il 28 settembre poi affronterà il suo primo live a Milano, in Santeria Toscana.
"Quando esce la mia musica io fremo, mi chiedo adesso cosa penserà la gente? È come dare la mia maglietta preferita addosso a un'altra persona e ti chiedi se la taglia è quella giusta, se le piaceranno i colori". Mesi passati sotto i riflettori e davanti alle telecamere di "Amici" per Senza Cri non sono nulla rispetto all'emozione di pubblicare un nuovo lavoro con cui fare arrivare al pubblico la sua musica. Senza Cri (vero nome Cristiana Carella), artista non-binary classe 2000, si era già messə in luce prima della sua partecipazione al talent di Maria De Filippi, e ora ha l'occasione di fare il salto di qualità decisivo.
Per alcuni raccontare la propria musica è quasi un esercizio complicato. Tu come ti trovi a parlare delle tue canzoni?
© Ufficio stampa
Io sono una di quelle persone che pensano che la musica si senta, non solo nei termini di ascolto. È una cosa che ha a che fare con i sensi, con l'emotività, e quindi è difficile incasellare in una serie di parole tutto ciò che uno scrive in un flusso di coscienza e di note. Però posso dare l'interpretazione di ciò che ho vissuto, quello che per me quella canzone è, dal punto di inizio a quello di fine. È come se io stessi presentando mio figlio, no? Ti posso dire come l'ho chiamato, ti posso raccontare come è stato averlo in grembo. Poi, nel momento in cui è vivo, lascio che sia libero, perché lui deve scoprire il mondo, lui deve farsi scoprire, lui deve avvicinarsi agli altri e farsi avvicinare. Diciamo che io racconto la mia visione, però il bello della musica è che va al di là della visione di ciascuno, è proprio un sentire.
Quindi non sei gelosa delle tue canzoni?
Lo ero quando ero piccola, anzi, ero molto gelosa. Invece adesso ho capito che la musica è ciò che più mi avvicina agli altri, perché nella vita di tutti i giorni faccio veramente fatica a dire come mi sento. A una domanda facilissima tipo "come stai?" magari rispondo "bene", poi dentro penso a tutte le cose che in realtà forse non mi stanno facendo stare così bene. Però comunque rispondo bene ed è un errore. Invece la musica lo fa per me, quindi questo non ho motivo di provare gelosia, anzi è proprio una mano che mi accompagna, che mi fa attraversare la strada. Perché privare gli altri e privare me di poter esprimersi, di poter dare qualcosa, non è sbagliato dare.
L'Ep "Tokyo Nite" corona un percorso che hai fatto negli ultimi mesi, dove chiaramente "Amici" ha avuto un ruolo importante. Quanto ha cambiato il tuo percorso musicale e artistico che aveva una storia anche prima di entrare nella scuola?
In realtà io mi guardo e percepisco la stessa persona con la maglietta nera e il cappellino. Però so che entravo con molta più insicurezza, con tante domande sul mio futuro, su cosa ne sarebbe stato di me. Questo non significa che oggi io viva nella serenità. Però quel posto è magico, perché le persone sono magiche lì dentro. Mi ha dato modo di scoprirmi, di affrontarmi, di mettermi alla prova. E quindi ne esco vincente, perché oggi so completamente chi sono e non ho paura. Forse questa grande esposizione mi ha dato anche modo di farmi capire che non c'è nulla da temere se sei te stessə. Le cose belle e brutte si dicono, a prescindere. E quindi quel posto mi ha dato la libertà, il coraggio e sempre più voglia di fare musica. Sto già scrivendo le prossime canzoni.
Quando scrivi di solito? Hai un momento preferito?
Non c'è mai un momento definito. La notte mi aiuta, secondo me è il momento giusto per la musica. L'ho scritto tra l'altro in una canzone, "la musica si fa di notte come si fa di notte l'amore", sono tutte quelle cose che non dici, che fai al buio. È così. L'amore e la musica per me sono la stessa cosa, perché comunque vada mi spoglio. Sicuramente la notte è un momento giusto, però in realtà a me vengono le idee anche di giorno, anche mentre dormo. Infatti questa cosa è orribile perché poi mi sveglio e dico, "Non me lo ricordo!".
Da dove deriva la tua passione per il Giappone?
© Ufficio stampa
Ho sempre amato guardare gli anime, poi mi piace tantissimo lo stile giapponese. I giapponesi hanno tantissimo gusto e io sono molto fan dell'estetica in generale. Inoltre il Giappone è uno di quei posti che ho sempre amato immaginare. Non l'avevo mai visto prima di andarci recentemente e comunque avevo scritto prima una canzone senza saperlo. Perché è uno di quei posti che mi piaceva immaginare perché lo visualizzavo come un videogame, come qualcosa che non esiste veramente. E andarci, viverlo, ha completamente mantenuto questa mia tesi, perché tu ti senti in un altro mondo. Ed è stato veramente bello, perché ogni tanto credo che serva staccare, dimenticarsi la dimensione in cui si è e allontanarsi, perché scoprire qualcosa di nuovo ti dà qualcosa di nuovo e ti rende ancora una volta di più di quello che eri prima.
La canzone che avevi scritto è "Tokyo Nite". Dopo essere stata in Giappone hai trovato che quello che avevi scritto era pertinente?
È incredibile, perché ho pensato: "cavolo, la mia mente ha partorito tutto questo immaginandolo, ed effettivamente è così!". Nella canzone cito delle cose giapponesi, che esistono solo in Giappone, che sono parte ovviamente della mia ricerca, nel senso che io amando il Giappone certe cose le conoscevo, e però viverle poi in 3D è incredibile. Questo ti fa capire che dentro di noi ciascuno ha un mondo. Basta aprire la porta.
Come ti immagini il tuo futuro, il percorso che dovrai percorrere da questo Ep in avanti?
Io voglio essere il mio futuro. Voglio farmi portavoce di un sacco di cose che nella mia vita ho omesso. Le ho omesse, le ho mascherate, perché io in primis non avevo la voglia e la forza forse di affrontarle, e quindi io nel mio futuro immagino tanta forza. Tanta forza sia nella musica che nelle sonorità e in ciò che ho da dire. Voglio essere me concretamente, come ritengo di essere comunque sempre stato in tutte le forme, però sicuramente da questo Ep in avanti io continuerò per questa strada, che è la mia, che non è quella che hanno gli altri. Voglio il mio posto e non credo che il mio posto si raggiunga in una mischia. Voglio farmi strada nel mio posto. Io sono un po' un outsider in questo, voglio continuare così.
1- GRANDE MURAGLIA
2- HARAKIRI
3- TOKYO NITE
4- TUTTO L’ODIO
5- 20XSEMPRE
6- MADRID