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L'omaggio a Sandra Milo, la camera ardente in Campidoglio

Ad accompagnare il feretro della diva del cinema italiano ci sono i figli Ciro, Azzurra e Debora accolti dall'assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor

Fotogallery - Sandra Milo, la camera ardente in Campidoglio

Sandra Milo si è fatta attendere anche sul suo ultimo palcoscenico, come si deve a tutte le grandi dive.

La salma della diva del cinema italiano, scomparsa a Roma all'età di 90 anni, è arrivata alla camera ardente allestita per lei in Campidoglio, che è rimasta aperta fino alle 19:00. Ad accompagnare il feretro, arrivato con mezz'ora di ritardo, circondato di rose bianche, ci sono i tre figli Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis, accolti dall'assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor. Accanto alla sua foto anche un'immagine di Padre Pio e una Madonnina con l'acqua benedetta.

 

 

L'omaggio a Sandra Milo, la camera ardente in Campidoglio - foto 1
Tgcom24

 

Le parole dei figli

 Debora Ergas, figlia di Sandra Milo, che ha raccontato le ultime volontà della madre, alla camera ardente in Campidoglio ha detto: "Grazie a voi tutti per essere qui. Tante volte ho fatto camere ardenti dall'altra parte della barricata e faccio questa dichiarazione per rispetto ai colleghi. Lei ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori, cadute e ascese. Ha sempre condiviso quello che ha guadagnato con chi ha bisogno. Mia madre ha sempre combattuto per le battaglie civili: il divorzio, gli stipendi, uguali, il fine vita. Ha lottato anche per gli animali, ha salvato i cani che sono a casa".  

 

E ancora, commossa, ha raccontato: "Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa, una donna di cultura che nonostante la guerra le abbia impedito di ottenere un titolo di studio, non ha mai passato un giorno della sua vita senza leggere. Fino a quando gli occhi lo glielo hanno permesso, cioé fino a pochi giorni fa, ogni mattina ha chiesto la sua copia cartacea del Corriere della Sera". Stretta al fratello, "voglio ringraziare tutti i giornalisti che hanno detto cose molto carine su di lei, i programmi televisivi, la mia meravigliosa Rai e Alberto Matano che, lui solo, sapeva quanto lei stesse male ma ha tenuto la notizia per sé. Da oggi sei mio fratello". "È stata una mamma sincera, vera, molto presente con noi. Una parte di me se n'è andata lassù con lei - aggiunge al suo fianco il fratello Ciro - Era bella, dolce apprensiva e con una pazienza fuori dal comune. Ha fatto qualsisia cosa per noi. Le ho stretto la mano fino all'ultimo". Dopo i funerali mercoledì 31 gennaio, Sandra Mille "riposerà al cimitero Verano".

 

 

L'omaggio dell'assessore alla cultura di Roma

  "Sandra Milo è stata un'amica e una cittadina di Roma e il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto omaggiarla concedendo il suo luogo più prestigioso, la sala della Protomoteca". L'assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, in apertura della camera ardente allestita in Campidoglio, ha detto dell'attrice: "Ricordiamo la grande umanità, la simpatia, l'ironia. Ma certamente stiamo ricordando una delle più grandi attrici italiane del secondo Novecento, che ha legato la sua vita e la sua esperienza professionale ai più grandi registi, che hanno fatto la storia del nostro cinema. A partire da Federico Fellini, facendo parte di quel capolavoro che è Otto e 1/2. Roma far di tutto per ricordarla, perché la sua storia la sua biografia il suo passaggio qui sulla terra lo meritano".

 

 

Fiori e dediche

 Fiori bianchi e un carosello di foto alla camera ardente di Sandra Milo in Campidoglio. Tanti pensieri dei cittadini che stanno venendo a omaggiare l'attrice. Tra le dediche si legge un: "Grazie Sandra è merito tuo se ho iniziato a lavorare nel cinema. La tua interpretazione de 'L'ombrellone' è unica". Non ti dimenticheremo mai". Un'altra persona scrive: "Continua a volare farfalla". E ancora: "Grande donna eri una di noi".



Per Rutelli "era donna intelligente amata dal popolo"

  "Ha caratterizzato tutto il cinema del dopoguerra, è stata una donna libera. Il ricordo più bello è quello del David che le abbiamo conferito. Lei era una donna intelligente, amata dal popolo. Il sorriso con cui lo ha ricevuto è il dono più bello". Così l'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, dopo aver reso omaggio alla camera ardente.

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