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Sabrina Carpenter contro la Casa Bianca: "Non usate la mia musica per i vostri scopi disumani"

La hit "Juno" usata come sottofondo musicale in un video a favore delle deportazioni

03 Dic 2025 - 13:14
 © Tgcom24

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Sabrina Carpenter ha preso nettamente le distanze da Donald Trump e dalla Casa Bianca, che ha recentemente utilizzato "Juno" (una delle sue canzoni più famose) per un video dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) in cui vengono mostrate persone deportate in manette. "Questo video è malvagio e disgustoso. Non approfittate di me e della mia musica, per avvantaggiare la vostra agenda disumana", ha commentato sotto il profilo X della Casa Bianca.

Il video della polemica

 Nel video si vedono agenti ICE che arrestano individui ritenuti "criminali pericolosi" e residenti negli Stati Uniti senza autorizzazione. A commento delle immagini alcuni estratti del brano "Juno" di Carpenter e il commento "Hai mai provato questo?". La frase è un riferimento a uno dei momenti più celebri dei live di Sabrina Carpenter, in cui la popstar assume varie pose sexy di fronte al pubblico. Dopo il post della discordia, la portavoce della Casa Bianca, Abigail Jackson, ha difeso il video e il suo contenuto. "Qui c'è un messaggio breve e dolce per Sabrina Carpenter: non ci scusiamo per deportare assassini, stupratori e pedofili illegali pericolosi dal nostro paese. Chiunque difenda questi mostri malati deve essere stupido, o è solo lento?", ha dichiarato Jackson a "Us Weekly". 

Il successo di Sabrina Carpenter

 La polemica che ha coinvolto Sabrina Carpenter le ha rovinato un momento particolarmente favorevole. La cantante ha infatti terminato la tranche statunitense del suo tour "Short n’ Sweet" con sei concerti sold-out all'Arena Crypto.com di Los Angeles. Il tour ha raccolto oltre 1,5 milioni di dollari per diverse organizzazioni benefiche, tra cui "The Jed Foundation", "Best Friends Animal Society" e "Trans Law Center". Inoltre, gli spettacoli hanno "aiutato a registrare decine di migliaia di nuovi elettori" attraverso l'organizzazione HeadCount, che promuove la partecipazione democratica.

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