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Roger Waters trasforma il suo lockdown in un nuovo album: "The lockdown sessions"

Sei brani, di cui cinque dei Pink Floyd recuperati da 'The Wall' e 'The Final Cut',  ri-arrangiati e ri-registrati nel 2020

Roger Waters trasforma il suo lockdown in un nuovo album: "The lockdown sessions" - foto 1
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Roger Waters trasforma il lungo lockdown vissuto nei mesi clou della pandemia in un nuovo album, uscito il 9 dicembre, dall'eloquente titolo, "The Lockdown sessions".

E di "sessions" si compone infatti il disco, quelle a cui il musicista inglese ha dato vita mentre era rinchiuso in casa nel periodo di isolamento nel 2020, occupando il suo tempo facendo musica da condividere.

 

Nel nuovo disco l’ex Pink Floyd raccoglie sei brani già editi, tre di "The Wall", "Mother", "Vera" e la versione ‘aggiornata’ 2022 di "Comfortably Numb", due di "The Final Cut", "Two Suns in the Sunset" e "The Gunners Dream" e uno, "The Bravery of Being Out of Range", di "Amused to Death", il disco solista di Rogers del 1992 e chiarisce: "Ho condiviso tutto, chiunque può trovare su internet il materiale che ho utilizzato. 

Si tratta di brani ripensati, improvvisati, ri-lavorati all’apice della pandemia, tutti ri-scritti e cantati da Waters. 

Durante quei duri e lunghi mesi di isolamento il musicista ha condiviso con i suoi fan video e versioni casalinghe di alcuni  brani, registrazioni realizzate insieme al suo gruppo. Tutto materiale pubblicato poi su YouTube e condiviso, ma che ora è stato raccolto in un unico disco e per l’occasione rimasterizzato.

 

 

Un album di inediti nel 2023

Nel 2023 arriverà poi anche un disco di inediti, come ha spiegato lo stesso Waters durante una conversazione sul canale YouTube della testata giornalistica indipendente The Grayzone, lo scorso ottobre, che dovrebbe ruotare attorno al brano "The Bar", ballata per pianoforte nata durante il lockdown ed eseguita l'anno scorso ad un evento in sostegno di Julian Assange, oltre ad essere il momento centrale dello show “This Is Not A Drill”.

 

“Nel mio mondo ideale, il Bar è un posto dove si incontrano persone simili. Persone come noi che credono nella verità, nella libertà, nei diritti umani, nella stampa libera e nella democrazia; persone che si ritrovano e condividono l’amore che vive nei loro cuori. 
Ero un po’ solo durante il lockdown, ma questo mi ha fatto riflettere su tante cose, tra le quali quanto il mondo al momento sia fregato, perché quasi tutti i nostri leader sono completamente fuori di testa. Quindi è inevitabile – e il primo verso è chiaro – che alcuni di noi si siano addolorati. Verso la fine della canzone ci sono due personaggi. Una donna afroamericana, senza tetto, che vive in condizioni miserabili con un cane in una scatola di cartone, e una donna gentile che l’aiuta: si tratta di una Dakota Sioux”, ha detto Waters: "Forse questa ballata è la cosa più piena di speranza e calorosa che abbia mai scritto".

30 anni fa lo storico concerto dei Pink Floyd nella laguna di Venezia

 

Impegno politico

Continua intanto l'impegno politico del cantante, che un anno fa si era mosso per fa conoscere a tutti la questione dell’ex Ospedale Vittorio Cosentino di Cariati e che ad ottobre è diventata "persona non gradita" in Polonia per aver espresso il suo disappunto sulla guerra in Ucraina dissociandosi tuttavia dal cosiddetto "pensiero comune". La polemica è stata innescata da una lettera aperta che Roger Waters ha scritto il 4 settembre alla first lady ucraina, Olena Zelenska, in cui denunciava che "nazionalisti estremisti" in Ucraina "hanno messo il Paese sulla strada di questa guerra disastrosa" criticando congiuntamente l'atteggiamento della Nato, l'Occidente, ma anche di Washington, per aver fornito armi all'Ucraina. Ha poi accusato il presidente ucraino Zelensky di non aver mantenuto le promesse elettorali che prevedevano di portare la pace nella regione del Donbass. Waters si è visto cancellare le date del suo "Farewell Tour" programmate in Polonia ad aprile 2023. 
Senza perdersi d'animo l'ex Pink Floyd ha intrapreso adesso una nuova campagna a sostegno di Nûdem Durak, la cantautrice curda finita in galera nel 2015 per scontare una condanna a 19 anni, accusata di essere in contatto con i membri del PKK (il Partito dei Lavoratori del Kurdistan), che la Turchia e gli Stati Uniti considerano un’organizzazione terroristica. Alla musicista era stato permesso di portare con sé la sua chitarra acustica, che tuttavia è stata poi danneggiata in carcere dalle guardie carcerarie. Waters si è subito attivato per manifestare contro questa ingiusta condanna e per mostrare a Durak la sua solidarietà e ha pensato di inviare alla cantautrice la chitarra acustica Martin nera che ha usato durante il suo "Us + Them Tour" tra il 2017 e il 2018, autografata da grandi personalità del rock da Peter Gabriel a Robert Plant e Nick Mason, e ora anche dai Maneskin. Il leggendario ex bassista dei Pink Floyd ha poi realizzato un documentario per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla vicenda di Durak e la band romana, coinvolta nella clip, ha voluto ringrazialo, sui social, con un lungo post. 

 

Il musicista inglese, che è anche alle prese con la scrittura di un’autobiografia, sarà in concerto in Italia la prossima primavera con il tour "This Is Not A Drill", che ha definito "il mio ultimo tour". L'ex Pink Floyd salirà sul palco il 27, 28, 31 marzo e 1 aprile al Mediolanum Forum di Assago (Mi) e il 21, 28 e 29 aprile alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo).

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