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Rihanna diffida Donald Trump: "Non usare la mia musica nei tuoi comizi!"

Il presidente degli Stati Uniti ha utilizzato "Donʼt Stop the Music" della cantante di Barbados durante uno dei suoi comizi elettorali per il Midterm

Rihanna diffida Donald Trump:
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Anche Rihanna affila le unghie e in pieno clima teso da Midterm diffida Donald Trump.

Il presidente americano avrebbe utilizzato "impropriamente" un brano della cantante di Barbados "Don't Stop the Music" durante un suo comizio a Chattanooga (Tennessee) diffondendolo con gli altoparlanti. Rihanna non ha gradito e si è immediatamente affidata al suo team di legali, come prima di lei, hanno già fatto anche Pharrell Williams, Steven Tyler e la famiglia di Prince.

La cantante, che, per solidarietà a Colin Kaepernick (ideatore del kneeling, cioè il mettersi in ginocchio, durante l'inno nazionale) e in disaccordo con la NFL (sostenuta invece da Trump), non parteciperà all'esibizione nell'Half Time Show al Super Bowl, il prossimo 3 febbraio ad Atlanta, ha quindi voluto rincarare la dose per sottolineare la sua posizione nei confronti della politica presidenziale.

Nella lettera di diffida i legali di Rihanna scrivono che "la connessione di composizioni musicali e registrazioni di Rihanna, inclusa la sua hit “Don't Stop the Music", con una serie di eventi politici organizzati negli Stati Uniti... crea la falsa impressione che la signora Fenty sia affiliata, collegata o altrimenti associata a Trump...” e aggiungono che Rihanna non ha autorizzato Mr. Trump "a utilizzare la sua musica. Quanto fatto con le sue canzoni, quindi, è improprio". La cantante aveva saputo dell'improprio utilizzo del suo brano attraverso i social. Il giornalista e analista politico Philip Rucker aveva infatti condiviso un tweet riferendosi all'utilizzo del brano di Rihanna: "È stato detto milioni di volte, ma ecco la milionesima e uno – i raduni tenuti da Trump sono diversi da qualsiasi altra cosa nella politica. In questo momento, “Don't Stop the Music” di Rihanna risuona a Chattanooga mentre i volontari lanciano magliette di Trump nella folla, come ad una partita. Tutti sono molto entusiasti”. Immediata la risposta della star: "Non per molto… nè io nè la mia gente vorremmo mai essere a o nei paraggi di uno di questi raduni terribili, grazie per avermelo fatto sapere Philip”.

La lista degli artisti contrari alla linea politica di Trump si arricchisce quindi anche di una star del calibro di Rihanna.

A schierarsi pubblicamente contro Donald Trump ci sono anche Taylor Swift, Katy Perry, Lana Del Rey, Miley Cyrus, Beyonce e Lily Allen, per citare solo i più recenti. Già nel 2006 però alcuni cantanti si erano schierati pubblicamente contro l'allora candidato repubblicano alle presidenziali, che usava le loro canzoni come playlist dei suoi comizi elettorali.

Tra loro Mick Jagger e tutta la band dei Rolling Stones, per l'utilizzo di “You can't always get what you want”, gli eredi dei Beatles per l'uso improprio di “Here comes the Sun“, scritto da George Harrison, e poi i Queen per “We are the champions“, che Trump ha utilizzato nella convention del 18 luglio 2016. L'ex magnate americano e attuale presidente Usa ha continuato ad ignorare diffide e proteste scatenando una vera e propria opposizione di artisti statunitensi. Adesso che il popolo americano è chiamato ad esprimersi sull'operato del proprio presidente a metà mandato, forse, per lui è giunta la resa dei conti.