Rinascita elettronica

Planet Funk, con “BLOOOM” una nuova fioritura tra memoria e futuro

Il nuovo album di inediti del collettivo arriva il 16 gennaio e racconta un anno di musica, collaborazioni e nuove visioni, nel segno dell’energia e del ricordo

24 Dic 2025 - 10:20
 © Ufficio stampa

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Torna la musica dei Planet Funk, tra i nomi più rappresentativi della scena dance ed elettronica italiana nel mondo. “BLOOOM”, il nuovo album di inediti in uscita venerdì 16 gennaio, è il frutto di un anno intenso, creativo e ricco di musica. Alex Neri, Marco Baroni, Dan Black e Alex Uhlmann, le anime attuali del collettivo, hanno trasformato mesi di concerti, viaggi e collaborazioni in un nuovo capitolo sonoro, vibrante di energia e visione. Un disco che nasce dal movimento, dall’esperienza e da una consapevolezza rinnovata: quella di una band che continua a reinventarsi senza mai perdere la propria identità.

Il percorso verso “BLOOOM” ha preso forma tra studi di registrazione e palchi in Italia e all’estero. Dopo il successo di “Nights in White Satin”, reinterpretazione che ha conquistato le radio e dato il via a una stagione di live e dj set, i Planet Funk hanno continuato a sperimentare e a intrecciare linguaggi. Ne sono nati brani come “I Get a Rush”, la sorprendente collaborazione con Alfa e Manu Chao nel remix del loro “A me mi piace”, e “È naturale” insieme a Francesca Michielin. Tre incontri diversi, ma accomunati dallo stesso filo conduttore: la voglia di superare i confini e dialogare con generazioni e mondi musicali differenti.

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“BLOOOM”: il significato di una rinascita

 Il titolo dell’album parla da sé: “BLOOOM” è una fioritura, personale e artistica. Dietro le nuove sonorità c’è il desiderio di rimettere radici e allo stesso tempo di guardare avanti. In ogni traccia si percepisce la forza di un’eredità importante, quella di Sergio Della Monica e Domenico “Gigi” Canu, colonne portanti e fondatori del progetto Planet Funk. La loro visione e il loro spirito creativo continuano a essere presenti, non come un ricordo statico, ma come una guida viva che ispira nuove direzioni. “BLOOOM” diventa così un ponte tra memoria e futuro, tra ciò che è stato e ciò che potrà ancora fiorire.

Dalle origini alla nuova era Planet Funk

 Nati nel 1999 dall’incontro tra i Souled Out! e i Kamasutra, i Planet Funk hanno segnato una svolta nella musica elettronica italiana. Il debutto con “Non Zero Sumness” nel 2002 – disco d’oro e manifesto di una generazione – li ha portati sui palchi di tutto il mondo e negli studi di registrazione più prestigiosi, dagli Abbey Road Studios alle colonne sonore e agli spot internazionali.
Da allora, la loro storia è una lunga traiettoria di innovazione e sperimentazione: ogni album un passo avanti, ogni brano un tassello di evoluzione sonora. Negli ultimi anni, tra anniversari e nuovi singoli come “The World’s End”, “Any Given Day” e “Nights in White Satin”, il collettivo ha dimostrato di saper mantenere viva la propria identità pur attraversando epoche e stili diversi.

Una musica che guarda avanti

 Con “BLOOOM” i Planet Funk non chiudono un cerchio, ma lo riaprono. È un album che celebra la storia di una band capace di trasformare il ricordo in movimento, la nostalgia in luce, la sperimentazione in linguaggio universale. Ogni battito, ogni synth, ogni voce sembra portare un messaggio di continuità: la musica come forza vitale, come modo per rinascere ancora una volta. E in questa nuova stagione, i Planet Funk non si limitano a tornare – continuano a fiorire.