La decisione del comitato dell'Anica

Oscar, "Familia" di Francesco Costabile è il candidato italiano

Ha avuto la meglio su altri 23 titoli. A dicembre sarà comunicata la short list per il miglior film internazionale, mentre le nomination sono previste il 22 gennaio

23 Set 2025 - 12:56
 © Dal Web

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"Familia" di Francesco Costabile è il film che l'Italia candida alla selezione per l'Oscar come miglior film internazionale. Ha avuto la meglio su altri 23 titoli, nella riunione del comitato di selezione che si è svolta all'Anica. L'annuncio delle shortlist da parte dell'Academy è previsto per il 16 dicembre 2025; le nomination verranno annunciate il 22 gennaio 2026, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 15 marzo 2026.

Gli altri candidati

 La selezione di quest’anno includeva titoli come "Diamanti" di Ferzan Özpetek, "Duse" di Pietro Marcello, "Il treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Napoli – New York" di Gabriele Salvatores, "Le assaggiatrici" di Silvio Soldini e "Sotto le nuvole" di Gianfranco Rosi.

Di cosa parla il film

  "Familia" racconta di Licia (Barbara Ronchi), una donna che si divide tra lavoro e figli. Suo marito Franco Celeste (Francesco Di Leva) è appena uscito di prigione, e lei ha provato senza successo ad allontanarlo per via dei suoi atteggiamenti violenti. Nella sua vita ripiomba più volte, malgrado i tentativi di denunce e allontanamenti vari, e questo funesta la sua serenità e quella dei suoi due figli. In particolare Luigi (Francesco Gheghi), che sta prendendo una brutta piega: rincasa tardi la sera, frequenta neofascisti, è sempre di cattivo umore. Intanto la violenza in casa non accenna a diminuire.

Il film era uscito in sala a 2 ottobre 2024 con Medusa dopo gli applausi a Venezia dove aveva vinto nella sezione Orizzonti per la migliore interpretazione maschile di Francesco Gheghi. Come aveva raccontato il regista Francesco Costabile: "Per me era necessario parlare di questo tema già prima che leggessi il libro di Luigi Celeste", "Non sarà sempre così", in cui racconta la propria storia, di come arrivò a uccidere il padre violento.

La lavorazione del film

  Il regista, che aveva esordito con "Una femmina" nel 2022, aveva dato letture e film da vedere agli attori e insieme hanno incontrato i protagonisti della storia. "Vengo dal documentario, cerco di prendere stimoli dalla realtà, anche se poi inevitabilmente la tradisci, ci sono licenze poetiche, Luigi temeva la sua vicenda fosse interpretata in modo sbagliato, ma ha capito le mie scelte", aveva raccontato. Un compito non facile anche per il cast. Ciascuno ha dovuto riflettere sui temi trattati. Primo tra tutti Francesco Gheghi, protagonista. "Una delle cose che ho appuntato sulla mia sceneggiatura è: 'io sono figlio di mio padre', la scena in cui tratto male Giulia (Tecla Insolia) è quella di cui ero più insoddisfatto". Ma forse a prendere il peggio dal proprio ruolo è stato Francesco Di Leva, il marito violento: "Mi sono interrogato molto - ha affermato - ma poi mi sono dovuto lasciare andare ed essere il cattivo. Quando interpreti i camorristi vieni riempito di complimenti, quando sei quello che picchia una donna ti becchi gli insulti. In quei casi però prendo in prestito il personaggio e chiedo scusa per lui". Barbara Ronchi, ovvero Licia, una donna per rappresentarne tante, ha parlato della fatica "di capirla profondamente. Ma la sceneggiatura andava in questo senso, ci sono rapporti misteriosi".

"Familia", però, è anche una storia risalente al 2008, quando in Italia non esisteva ancora il reato di stalking, non si parlava di violenza assistita, non c'era la legge "codice rosso".

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