L'8 ottobre la band chiude il suo tour all'Alcatraz di Milano, nel recupero della data saltata un mese fa a causa del maltempo
© Francesca Sara Cauli
Gli Offlaga Disco Pax si preparano a chiudere la tournée proprio là dove era partita: Milano. L’appuntamento è per mercoledì 8 ottobre all’Alcatraz, data che recupera il concerto del 1° settembre al Castello Sforzesco, annullato causa maltempo. Il ritorno degli Offlaga Disco Pax per celebrare il loro disco d’esordio "Vent'anni di Socialismo Tascabile", avvenuto questa primavera a undici anni dallo scioglimento, ha riservato nel tour indoor 14 sold out su 16 date annunciate, seguito da una serie di tappe estive che hanno attraversato la penisola. L’amore del pubblico per quel disco e quella storia si è mantenuto nel tempo e nel tempo del silenzio ha trovato nuovi estimatori e nuove generazioni ad accoglierlo. A testimonianza che le parabole di “Socialismo Tascabile” hanno attraversato i cuori e la mente di tante persone, immergendole in un mondo che pareva ormai dimenticato e che la realtà di oggi ci restituisce intatto e incredibilmente attuale.
Gli Offlaga Disco Pax, come dicono loro stessi, sono stati “una cosa molto seria che non si è mai presa troppo sul serio” e questa leggerezza, unita al rigore delle loro scelte artistiche, ne ha alimentato un piccolo culto diventato sempre più significativo, perché "il tempo scorre lungo i bordi" di ciò che avrebbe potuto essere e di quello che non sarebbe stato mai. Le canzoni di "Socialismo Tascabile (prove tecniche di trasmissione)", uscito nel marzo del 2005, hanno cambiato la vita di Enrico Fontanelli, purtroppo scomparso nel 2014, di Daniele Carretti e di Max Collini e forse oggi stanno cambiando anche quella di Mattia Ferrarini, il polistrumentista di Reggio Emilia che si è unito a Max e Daniele per aiutarli a riportare sul palco un pezzetto di storia della musica indipendente italiana.
“Celebriamo il disco che ci ha cambiato la vita e ci ha reso gli adulti consapevoli che siamo adesso - affermano gli Offlaga Disco Pax -. Ognuno di noi due in questi dieci anni di separazione ha elaborato gli eventi come ha potuto, ma non siamo mai riusciti a lasciarci alle spalle definitivamente quelle canzoni, che sono pezzi di noi stessi. Enrico compreso. Enrico soprattutto. Sarà bello ritrovarsi e permettere anche a chi a quel tempo ci ha solo sfiorati (per questioni anagrafiche o per distrazione) di ascoltare dal vivo brani che ha amato allora o scoperto solo dopo che tutto si era compiuto. Tenteremo, ancora una volta, la presa della Bastiglia del nostro cuore bambino".