anno impegnativo

Luk3 chiude il tour nei club: "Nei live ho vissuto i brani in maniera più intensa, ora mi prendo tempo per vivere"

Il giovane cantautore nei mesi scorsi ha portato sul palco i pezzi di "Diciotto", il suo ep uscito a maggio 2025

di Laura Lesquier
15 Nov 2025 - 11:30
 © Onofrio Petronella

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Gli ultimi mesi sono stati impegnativi per Luk3, ex allievo della scuola di "Amici" che a maggio ha pubblicato il suo primo ep "Diciotto". L'artista ha portato i brani live con un tour in giro per l'Italia, in cui li ha proposti in una nuova versione. "Mi sono divertito", ha ammesso a Tgcom24. "Poter stare sul palco con i musicisti che hanno riarrangiato i pezzi è stato un po' come rinfrescarsi le orecchie". Ora per Luk3 è tempo di fermarsi e vivere, per raccogliere le idee da mettere nella sua musica: "In questo periodo mi sto limitando a buttare giù quello che è successo in questo periodo, senza fare progetti".

Hai finito da poco il tuo tour nei club. Com'è andata?
Sono molto contento, soprattutto del fatto che mi sono divertito. Questa è la cosa più bella e non era per nulla scontato. C'era l'ansia da prestazione, il fatto che cantavo per la prima volta davanti al pubblico. Davanti a persone che avevano pagato il biglietto per essere lì. Èandata molto bene, sono riuscito a portare quello che desideravo. Sto già studiando e lavorando per arrivare al prossimo tour con una consapevolezza diversa

Com'è stato portare i pezzi di "Diciotto" live?
È stato bello poter riproporre i pezzi in una veste diversa. La band sul live dà un supporto notevole. Poter stare sul palco con i musicisti che hanno riarrangiato i pezzi è stato un po' come rinfrescarsi le orecchie. Questa cosa è arrivata e anche io per primo ho vissuto i brani in maniera diversa e molto più intensa.

© Onofrio Petronella

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I social sono ormai una parte fondamentale della vita privata e professionale, soprattutto quando si parla di giovani artisti. Quanto ti influenzano le critiche?
Le critiche, almeno quelle costruttive, sono importanti perché ti permettono di capire che cosa stai facendo e come lo stai facendo. Ci sono poi altre cose che bisogna lasciarsi scivolare addosso. Il punto di partenza, però, deve essere sempre avere la consapevolezza di chi sei e di cosa sai fare. Un commento non potrà buttarmi giù perché so il motivo per cui quella cosa la faccio in un determinato modo. 

Sei riuscito a trovare un equilibrio...
Sicuramente non è facile, è bello dirlo a parole ma poi alcune cose ti toccano. Cerco di essere sempre meno dipendente da questo circuito che, senza prenderci in giro, influenza un po' tutti

Parlando di influenze musicali, a chi guardi in Italia e all'estero?
Guardo più all'estero che all'Italia, anche a livello di show che mi piacerebbe proporre sul lungo periodo. Mi piacciono gli artisti della cerchia di Chris Brown, Justin Timberlake e Justin Bieber. Di loro mi affascina sia la musica sia lo spettacolo che portano live. Sono tra i miei punti di riferimento

© Onofrio Petronella

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L'interesse per loro lo hai maturato quando hai scelto di cantare o anche prima
Mi sono sempre piaciuti, anche se adesso li guardo in maniera diversa. Ho approfondito e allargato i miei orizzonti, li ho seguiti in maniera più attenta ai concerti e ho studiato anche alcuni pezzi meno conosciuti.

Hai qualche consiglio che ti senti di dare agli allievi di "Amici" di questa edizione che, come hai fatto tu, stanno cercando di realizzare il proprio sogno?
Avendo vissuto il post "Amici", mi sento di dire che non bisogna correre. Di viversi quei momenti non come un punto di arrivo, ma come un modo per crescere. Nell'estate dopo "Amici" ti arrivano davvero tante cose: live, la folla e l'affetto del pubblico. Bisogna non montarsi la testa perché siamo ancora tanto giovani, c'è tanto da costruire.

Ora che il tour è finito cosa farai?
Appena finito il tour mi sono concesso due settimane per vivere e avere le idee chiare sulla mia vita. La musica ha molto a che fare con la vita, almeno per chi scrive. Per ora mi sto limitando a buttare giù le idee e a raccontare quello che mi è successo in questo periodo, senza fare progetti. Durante la fase creativa, secondo me, non bisogna pensare a dove finiranno i pezzi. È fondamentale, per trasmettere la verità, essere avvolti dalla musica senza pensare al resto

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