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La Francia contro il rapper filonazista Freeze Corleone: "Parole inqualificabili"

Allʼanagrafe Lorenzo Diakjaté, lʼitalo-senegalese ha esordito sulla scena musicale nazionale sollevando un polverone con i suoi testi che inneggiano a Hitler e al Terzo Reich

"Parole inqualificabili". Così il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin ha definito i testi del rapper filo-nazista Freeze Corleone, all'anagrafe Lorenzo Diakjaté, che ha esordito sulla scena musicale nazionale l'11 settembre con l'album Lmf (La Menace Fantôme). Darmanin ha chiesto a Twitter e a Facebook di non diffondere i suoi videoclip. Nel frattempo la Procura di Parigi ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per "incitamento all'odio razziale" e "ingiurie razziali", dopo la denuncia presentata dal governo.

I testi - In alcuni estratti diffusi proprio sui social, il rapper francese fa riferimento a Hitler e al Terzo Reich: "Arrivo determinato come Adolf Hitler negli anni Trenta". Altre strofe hanno connotazione antisemita come: "Tutti i giorni RAF (acronimo di "Rien à foutre", equivalente di "Me ne frego") della Shoah" o "Come banchieri svizzeri, tutto per la famiglia, affinché i miei figli vivano di rendita come gli ebrei".

 

La politica denuncia - Contro il cantante, nato nel 1992 nella periferia parigina da padre senegalese e madre italiana, erano già state invocate sanzioni da una cinquantina di deputati di En Marche (il partito maggioritario del Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron), che si sono detti "profondamente scioccati per le parole assolutamente odiose, antisemite e negazioniste". 

 

Anche la destra repubblicana si è schierata contro il rapper. In prima linea c'è il deputato Eric Ciotti, che ha parlato di un "vero predicatore di odio" e ha chiesto di censurare i suoi pezzi sui social. Le indagini sono state affidate alla Direzione regionale della Polizia giudiziaria.

 

Il mondo ebraico - "Questa fiumana di odio va severamente punita", ha spiegato il presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif), Francis Kalifat, secondo cui si tratta di testi di "carattere antisemita e complottista, in cui viene fatta l'apologia del terrorismo e del nazismo".

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