TRASGRESSIONI VIP

Jason Momoa scatta foto e gira video nella Cappella Sistina e il pubblico social si infuria: "E' vietato"

L'attore si trova a Roma per le riprese del decimo capitolo di "Fast and Furious"

11 Mag 2022 - 02:50
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Ha scattato foto e girato video all'interno della Cappella Sistina col telefonino, posando con amici e sorveglianti sullo sfondo del Giudizio Universale. E il pubblico social si è indignato. E' successo a Jason Momoa, che proprio a Roma sta girando le prime scene di "Fast and Furious" e in una giornata di pausa si è dedicato alla visita dei tesori artistici della Capitale. Trasgredendo però alle regole previste proprio nel tempio michelangiolesco, dove l'uso del cellulare e della macchina fotografica è rigorosamente vietato. Non a tutti evidentemente e soprattutto non a un vip di Hollywood.

Il divieto quindi è letteralmente caduto per il divo, che ha continuato a fotografare indisturbato sotto la volta affrescata di Michelangelo. Momoa ha poi postato gli scatti sui social, dove si è scatenata la polemica:  "Quando sono stato lì se avessi toccato la macchina fotografica le guardie sarebbero andate fuori di testa", ha scritto un utente, a cui hanno fatto eco in molti: "Neanche noi siamo riusciti a scattare foto... era proibito. Non è giusto" e ancora: "Pensavo fosse vietato scattare foto nella Cappella di Sistina. Così era due settimane fa quando l’abbiamo visitata. Irrispettoso”, "Essere ricchi ha i suoi vantaggi. Scattare foto in un luogo santo non è permesso a nessuno che lo visiti”.

E non è tutto. Nei video postati si vede anche l'attore toccare con la mano un antico bassorilievo, azione vietata, non solo nella Cappella Sistina, ma in qualsiasi altro luogo artistico, proprio per preservare le fragili opere d'arte del passato.

Gesti irrispettosi quelli di Momoa che nel suo post si limita a scrivere "I love you Italy", "Ti amo Italia". Un amore che tuttavia non passa dal rispetto e dal riconoscimento della ricchezza e della fragilità dell'immenso patrimonio artistico, fiore all'occhiello di quell'Italia, che l'attore dice di amare.

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