A due anni dall’inizio del movimento #MeToo non si spegne la rabbia verso l'ex produttore al centro degli scandali sulle molestie sessuali
Harvey Weinstein si è presentato in un club di New York per assistere a una performance per giovani attori. Alcuni di quelli che si esibivano lo hanno riconosciuto e poi indicato e criticato, mentre una paio di spettatrici si sono infuriate per la sua presenza e dopo aver sbottato pubblicamente, insultandolo, sono state cacciare dal locale.
Durante la serata, l'attrice comica che si stava esibendo sul palco, Kelly Bachman, ha riconosciuto Weinstein seduto in compagnia di alcune donne e delle sue guardie del corpo e lo ha indicato dal palco riferendosi a lui come "L'elefante nelle stanza" e "Freddie Krueger". Queste sue parole però non hanno trovato terreno fertile nel pubblico che l'ha fischiata e zittita.
Un altro attore che si è esibito successivamente ha commentato la scomoda presenza: "C'è un violentatore in sala". Vedendo che le persone nel locale non erano affatto stizzite per la presenza dell'ex produttore cinematografico al centro degli scandali sulle molestie sessuali, un'attrice tra il pubblico, Zoe Stuckless, si è avvicinata al suo tavolo e ha iniziato a insultarlo, arrabbiatissima. Per questo è stata cacciata la locale dalle guardie del corpo. Stessa sorte è toccata a un'altra spettatrice, che vedendo quando stava succedendo, arrabbiata e sdegnata pubblicamente, si è lamentata del fatto che era Weinstein quello che sarebbe dovuto essere cacciato.