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Gabriele Muccino: "Così racconto i miei migliori anni"

Finite le riprese del nuovo film che arriverà nelle sale il 13 febbraio

Gabriele Muccino:
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La storia di 4 amici - Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria) - raccontata nell'arco di quarant'anni, dal 1980 ad oggi.

Sono quasi finite le riprese del nuovo film di Gabriele Muccino "I migliori anni" che arriverà nelle sale il 13 febbraio 2020. "Racconto i miei anni come Scola raccontava i suoi in 'C'eravamo tanto amati' e Sonego in 'Una vita difficile'", spiega.

"Si può dire che questo mio lavoro sia liberamente ispirato a 'C'eravamo tanto amati' - prosegue - un film di cui ho comprato anche i diritti per evitare il plagio, ma va detto che 'I migliori anni' è pieno di citazioni. In fondo non siamo tutti noi figli dei film che abbiamo visto?".

 

Muccino aggiunge: "Il film racconta la vita in tante sfumature e anche la sua ciclicità attraverso la storia di tre amici e di una ragazza che diventerà un po' il centro della coesione del gruppo".

 

"I migliori anni" è anche un film politico "ma solo in quanto siamo comunque tutti governati dalla politica anche quando non pensiamo di esserlo. I miei protagonisti però non sventolano nessuna bandiera, né sono portatori di un pensiero politico, sono solo egocentrici e si limitano a stare alla finestra. La mia generazione è comunque figlia minore di quella che aveva la verità politica in tasca ed è cresciuta con questa inferiorità".

 

Ci sono infatti anche gli scontri tra studenti e polizia a Trastevere nel 1977: "Tutto parte dal centro di Roma dove ai miei tempi potevi incontrare il figlio di un meccanico e quello di un professionista. Favino è figlio di un gommista e poi diventa un avvocato; Kim Rossi Stuart, il più etereo dei personaggi è invece figlio di una barista e orfano di padre; mentre Santamaria viene dalla borghesia con un padre che fa l'illustratore. La Ramazzotti è invece orfana di madre ed è cosi' costretta a trasferirsi a Napoli da una zia. È lei il personaggio più complesso e il collante di tutto. È una donna che non ha mai conosciuto il padre e così cerca negli uomini questa figura maschile e a volte crede anche di amare più persone per colmare questa sua debolezza".

 

Nel cast anche due figli del regista e la cantante Emma Marrone: "L'ho conosciuta tramite Instagram e poi l'ho incontrata in un ristorante e mi ha affascinato".