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Don Diablo e Benny Benassi aprono il Nameless: sale l'attesa per Steve Aoki

Fino a domenica a Barzio, in Valsassina, il festival dedicato allʼelettronica. Spazio anche a rap, trap, indie e alle contaminazioni

Don Diablo e Benny Benassi aprono il Nameless: sale l'attesa per Steve Aoki - foto 1
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Don Diablo, Benny Benassi e Alesso hanno aperto ufficialmente la settima edizione del Nameless, il festival dedicato alla musica elettronica che fino a domenica ospita i più importanti artisti italiani e internazionali dell'EDM.

La cornice è unica: 80mila metri quadrati di area, il doppio dell'edizione 2018, che si aprono tra i boschi della Valsassina, a Barzio. Ad alzare le temperature, che in serata scendono non poco, ci pensano le migliaia di ragazzi provenienti da tutta Europa. Più di 45mila presenze, secondo le stime degli organizzatori, e quella che oramai è una certezza: una grandissima partecipazione di pubblico femminile.

Nameless, Don Diablo e Benny Benassi aprono la settima edizione

Le novità sono tante. I tre palchi tematici, suddivisi per genere: il Lake Tent, quello che da sempre è il main stage, dedicato ai grandi protagonisti dell'elettronica; il Radio 105 Mountain Stage per il rap e il trap; il Molinari Igloo Stage, un piccolo club all'interno del festival dove vanno in scena le contaminazioni. Sul modello dei grandi festival europei arriva anche l'area entertainment, con una ruota panoramica di 22 metri e la Red Bull Swing, l'altalena che oscilla sulle teste del pubblico davanti al palco principale. Poi l'attenzione alla sostenibilità, con la decisione di abolire completamente l'uso della plastica e servire cibo e bevande esclusivamente in contenitori biodegradabili.

Tornando alla musica, giovanissimi in delirio nella prima giornata per Luchè e Achille Lauro. Si fanno notare anche il rapper italovietnamita Mike Lennon e G.BIT. Al Lake Tent è un crescendo continuo con Lost Frequencies, Alesso, Benny Benassi, prima del gran finale con Don Diablo. Nell'Igloo è un viaggio nella musica electro con Cassius e Digitalism. "Questa non è una rassegna di concerti: è un festival vero e proprio. Il nostro obiettivo è quello di far vivere ai ragazzi che arrivano qui il clima e l'esperienza del festival - spiega Alberto Fumagalli, l'ideatore del Nameless -. Siamo partiti dalla nostra passione, l'elettronica, poi ci siamo aperti ad altri mondi per riuscire a sviluppare un progetto sempre più coinvolgente".

Il Nameless continua fino al 9 giugno. Protagonisti delle ultime due edizioni del Coachella, sabato arrivano Gud Vibrations e Alison Wonderland. In line-up anche Ex-Otago, Carl Brave e Sandy Rivera. Si chiude domenica con Dark Polo Gang e Capo Plaza, con la Purple Disco Machine in mood Glitterbox Ibiza, e con The Bloody Beetroots e l'attesissimo Steve Aoki.