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Al cinema "Close", storia di amicizia e ricerca d'identità sessuale

Arriva nelle sale italiane il 4 gennaio il nuovo film di Lukas Dhont che ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes

Al cinema "Close", storia di amicizia e ricerca d'identità sessuale - foto 1
Ufficio stampa

Arriva al cinema dal 4 gennaio "Close", nuovo film del belga Lukas Dhont presentato in concorso al 75esimo Festival di Cannes, dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria e candidato ai Golden Globe come Miglior Film Straniero e agli Oscar.

Toccante coming of age, è la storia di un'amicizia e di un legame profondo in cui lo sguardo morale altrui arriverà a condizionare l'identità dei due tredicenni protagonisti nella fase di passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

 

 

 

LA TRAMA - Ambientata nella provincia fiamminga, il film racconta la storia di due migliori amici inseparabili che dividono ogni cosa. Leo (Eden Dambrine) e Remy (Gustav De Waele) hanno 13 anni, vanno a scuola insieme e ovunque, condividono la mattina in classe e i pomeriggi tra studi e divertimenti e a volte dormono anche uno a casa dell'altro. Poi tutto questo magico incanto si rompe. Leo influenzato forse dalla pressione a scuola di vederlo etichettato in coppia con Remy, si allontana improvvisamente da lui: forse i turbamenti dell'adolescenza lo fanno interrogare sulla sessualità, sulla definizione di quella relazione spensierata. Remy soffre, ma Leo non si guarda indietro. C'è un filo di ambiguità, un dubbio e allo stesso tempo anche una crescita ma non più alla pari. All'improvviso tutto questo diventa tragedia, senso di colpa, solitudine, fino a conseguenze estreme.

 

IL REGISTA - Classe 1991, Lukas Dhont è qui al secondo film, reduce dal successo di "Girl", uscito nel 2018 e selezionato per rappresentare il Belgio agli Oscar e ai Golden Globes del 2019 e insignito del premio Camera d’Or al 71° Festival di Cannes. Il regista ci riprova con "Close" che dopo essere stato premiato dalla critica sulla Croisette è stato anche presentato ad Alice nella Città, sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma.

 

L'ISPIRAZIONE - "Un giorno sono andato a visitare la mia vecchia scuola elementare” ha spiegato il regista. “I ricordi sono tornati alla mente, facendo riemergere quel tempo in cui era davvero difficile essere me stesso, senza filtri. I ragazzi si comportavano in un modo, le ragazze in un altro, mi sono sempre sentito come se non appartenessi a nessun gruppo. Essere intimo con un altro ragazzo sembrava solo confermare le supposizioni che altri avevano sulla mia identità sessuale. Ho cercato di fare ordine tra questi sentimenti, mettendo qualche parola nero su bianco: amicizia, intimità, paura, mascolinità... e ne è emerso Close”.

 

L'AMICIZIA E L'INTIMITA' - Lukas Dhont ha spiegato alla presentazione romana del film: "Tutti abbiamo fatto esperienza di un’amicizia e di come il cuore si spezza quando questa finisce. Probabilmente quando il cuore ci viene spezzato in tale ambito di solito non se ne parla, abituati a vivere in una società che dà poco importanza ai rapporti che non siano di tipo romantico". E ha aggiunto: "Oggi ai ragazzi che crescono e diventano uomini viene infatti insegnato che devono prendere la distanza dalle emozioni ed essere più competitivi e indipendenti. Queste sono le caratteristiche che contraddistinguerebbero la mascolinità, mentre tutto il resto finisce soffocato. I ragazzi imparano a trovare intimità solo nel sesso e non nell’amicizia, verso cui si prende sempre più distanza. Andando controcorrente, è questo quello che ho cercato di raccontare".

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