Cannes 2022, Tom Cruise domina la Croisette: "Il vero cinema è quello sul grande schermo"
L'attore hollywoodiano ha presentato "Top Gun: Maverick", sequel del film-culto del 1986
Cannes 75, Tom Cruise guida la parata di stelle sul red carpet per "Top Gun: Maverick"
A Cannes 2022 è stato il grande giorno di Tom Cruise.
Il divo statunitense è sbarcato sulla Croisette (in elicottero nero) per presentare l'attesissimo "Top Gun: Maverick", il sequel del film-culto del 1986 che lo ha reso una star planetaria. La pellicola, in anteprima mondiale al Festival, sarà nelle sale italiane dal 25 maggio e due giorni dopo in quelle degli Stati Uniti. Lunghe file per vederlo passare e ingorghi davanti al Palais de festival. L'attore, 60 anni portati con un evidente patto con il diavolo, si è espresso come ambasciatore del cinema sul grande schermo, in un luogo, Cannes, che ha bandito tutte le piattaforme per diventare, anacronisticamente o no, il posto della resistenza allo streaming.
La tappa a Cannes di 'Top Gun: Maverick' fa parte di un tour mondiale che si svilupperà prima dell'apertura del weekend del Memorial Day. È già sbarcato al CinemaCon di Las Vegas e ha debuttato a bordo di una portaerei a San Diego.
Causa pendamia, la Paramount Pictures ha ritardato l'uscita del film nelle sale di due anni. Una mossa che sembra dare i suoi frutti, viste le recensioni entusiastiche e le aspettative al botteghino che accompagnano l'uscita della pellicola. "Se sono stato tentato di distribuirlo in streaming? Non sarebbe mai successo", ha chiarito tra gli applausi del pubblico Cruise, che sulla Croisette ha concesso in una delle sue rare interviste, durante una masterclass di 60 minuti. Un colloquio nel quale l'attore ha raccontato la sua estrema dedizione all'arte del cinema: fin dalla tenera età, ha spiegato, ha scavato in ogni elemento delle produzioni cinematografiche e ha analizzato come particolari modalità di recitazione funzionassero meglio sul grande schermo.
Dedizione, perseveranza, curiosità, coraggio e poi ancora fisicità, voglia di imparare, di non sedersi sugli allori, rischiare. Tutte caratteristiche che il divo ha raccontato con aneddoti: "Mi lanciai a 4 anni e caddi rovinandomi la faccia, pensai che mia madre volesse uccidermi dopo", citando più e più volte le troupe, i direttori della fotografia, gli addestratori, tutti i dipartimenti che sono dietro la lavorazione di un film per sottolineare quanto sia "totalizzante il mio impegno".
Nella lunga clip che ha introdotto l'arrivo dell'attore - appena sceso dall'elicottero targato Top Gun: Maverick, come il film che lo ha riportato sulla Croisette esattamente 40 anni dopo la prima, il 18 maggio 1992, di Cuori ribelli di Ron Howard - tutta la sua carriera in 10 minuti, fatta soprattutto di film adrenalinici oltre che d'autore.
"Quando faccio un film penso sempre come se fossi io stesso spettatore, per questo cerco sempre di cambiare ruoli, storie, personaggi, set, continuo sempre ad imparare, continuo a esplorare", ha detto l'attore. La sua carriera, ha aggiunto: "E' tutta amore e passione per il cinema. Vado sempre in sala quando escono i film. Mi metto il berretto e mi siedo tra il pubblico con tutti. Ho passato molto tempo con i proprietari delle sale". Per questo, da ambasciatore del cinema sul grande schermo, ha concluso: "Vado al cinema e ci sono persone che servono i popcorn e gestiscono queste sale. A loro dico: 'So cosa stai passando, sappi solo che stiamo facendo due sequel di Mission: Impossible e ora il nuovo Top Gun". Dunque sulle piattaforme è fermamente deciso: "Non accadrà mai. So come funziona l'industria oggi, ma io quando faccio un film lo realizzo per il grande schermo, i miei film sono per il cinema, solo li' si possono apprezzare".
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