Brigitte Bardot tra film, gli amori e impegno animalista
© Italy Photo Press
© Italy Photo Press
Dagli anni con Roger Vadim fino al legame con Bernard d’Ormale, la diva francese ha vissuto amori intensi che hanno accompagnato la sua ascesa e riflettono il fascino di un’epoca
© ansa
Brigitte Bardot, morta a 91 anni, non è stata solo una stella del cinema francese, ma un simbolo di libertà e di femminilità ribelle. Negli anni in cui l’Europa cercava di ritrovare se stessa dopo la guerra, lei osava: nel modo di vivere, di amare e di mostrarsi. I suoi amori, raccontati dai media di mezzo mondo, hanno accompagnato un percorso umano fatto di luci, contraddizioni e scelte fuori dagli schemi.
© Italy Photo Press
© Italy Photo Press
È con Roger Vadim che tutto ebbe inizio. Bardot aveva appena sedici anni quando conobbe il giovane regista: lui la scelse, la lanciò, e insieme rivoluzionarono il cinema francese. Si sposarono nel 1952 e la loro unione diede vita al film che avrebbe consacrato Brigitte nel mito, "E Dio creò la donna" (1956). Quel legame, fatto di passione e di libertà artistica, si concluse poco dopo il successo internazionale, ma rimase nella memoria come l’inizio di una leggenda.
Sul set Bardot trovava spesso anche l’amore. Durante le riprese di "Piace a troppi" nacque il sentimento per Jean-Louis Trintignant, giovane e riservato, che le fece scoprire un lato più dolce e introspettivo della vita. La loro relazione fu breve, interrotta dal servizio militare di lui, ma lasciò in entrambi un ricordo indelebile.
Nel 1959 Bardot sposò l’attore Jacques Charrier. Dal loro amore nacque il figlio Nicolas-Jacques, l’unico della diva. Fu un periodo di grandi contrasti: il desiderio di essere madre e la difficoltà di convivere con la fama. Le tensioni tra i due, amplificate dai giornali, portarono al divorzio nel 1962. Quell’esperienza segnò profondamente Brigitte, che in seguito avrebbe dichiarato: “Non ero fatta per una vita normale”.
Nel 1966 arrivò uno degli amori più celebri e fotografati della sua vita: quello con Gunter Sachs, miliardario tedesco dal fascino magnetico. Le nozze furono celebrate a Las Vegas e il matrimonio divenne subito un fenomeno mediatico. Viaggi, feste, copertine: la coppia rappresentava l’immagine della dolce vita europea. Ma dietro lo sfarzo si nascondevano fragilità e visioni diverse: la separazione arrivò nel 1969, lasciando però un segno indelebile nella cultura pop del tempo.
Brigitte Bardot visse anche relazioni brevi ma intense con artisti che come lei segnarono un’epoca. Con Serge Gainsbourg nacque un’intesa profonda, fatta di musica e complicità: fu lui a scrivere per lei “Je t’aime… moi non plus”, canzone che divenne simbolo di sensualità e trasgressione. Ci furono poi l’attore italiano Gigi Rizzi, giovane e spavaldo, e il musicista Sacha Distel, con cui condivise il gusto per la leggerezza e per la vita mondana. Ogni amore, a modo suo, contribuì a costruire la leggenda di “BB”.
Dopo anni di passioni vissute davanti ai flash, Brigitte trovò finalmente equilibrio accanto a Bernard d’Ormale, ex consigliere politico. Si sposarono nel 1992, lontani dal clamore e dai riflettori. Con lui Bardot scelse una vita riservata, dedicandosi alla difesa degli animali e all’impegno sociale. È accanto a lui che ha vissuto gli ultimi decenni, fedele all’idea di libertà che l’ha sempre guidata.