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“Avatar 2”, James Cameron salta la prima per colpa del Covid

Il regista è asintomatico e non era presente alla première americana dell'attesissimo sequel

“Avatar 2”, James Cameron salta la prima per colpa del Covid - foto 1
Ufficio stampa

Dopo ben tredici anni arriva in sala il 14 dicembre "Avatar: La via dell'acqua", sequel del kolossal di James Cameron che nel 2009 rivoluzionò il linguaggio cinematografico e si impose come il maggior incasso della storia del cinema.

Proprio il regista, però, non era presente alla prima di Los Angeles per colpa del Covid ed è stato costretto ad assistere virtualmente alla proiezione del film.

"Avatar 2", le immagini del nuovo trailer

 

Una fonte vicina a Cameron ha dichiarato a "Variety" che il regista sta bene ed è asintomatico, pertanto continuerà a partecipare alla promozione del film da remoto. Alla première era presente invece il cast, composto da Kate Winslet, Zoe Saldana, Sam Worthington, Sigourney Weaver, Edie Falco e Jemaine Clement.

 

Attesi incassi record - Il regista canadese era però riuscito a prendere parte alla prima mondiale del film, che si era tenuta a Londra la scorsa settimana. Da oltre dieci anni i fan erano in attesa del sequel di "Avatar" e si prevedono almeno 150 milioni di dollari di incassi nel primo weekend in sala. Anche la critica internazionale ha accolto positivamente "Avatar: La via dell'acqua", parlandone come di un film epico e fenomenale.

 

La trama del sequel - "Avatar: La via dell'acqua", dopo oltre dieci anni, riallaccia i fili da dove si era interrotto il primo capitolo e segue le vicende della famiglia Sully: il padre Jake (Sam Worthington), Neytiri (Zoe Saldana) e i loro bambini. Racconta del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

 

Grandi aspettative - E' innegabile che le aspettative siano elevatissime, così come la pressione e il timore di un prodotto non all'altezza dell'originale. A maggior ragione l'aticella si alza quando sono passati ben 13 anni dal primo capitolo, c'è stata una pandemia che ha rivoluzionato il modo di usufruire il cinema, i costi di produzione da coprire si aggirano sui 250 milioni di euro e sei un regista con una filmografia costellata di successi planetari.

 

James Cameron: "Il flop non mi preoccupa" - Nonostante questo James Cameron non sembra essere preoccupato dal flop. "Non mi preoccupa, si cade sempre sul proprio c***o giusto?. Non credo che nulla di quello che ho fatto nella mia vita artistica debba essere determinato dai troll e dai na'vi. Devi solo fare quello che credi abbia senso e che abbia senso prima di tutto per te", ha dichiarato alla prima londinese del film. "I miei gusti sono molto popolari e comuni, a livello personale non mi piacciono le cose esoteriche. Se a me piacciono i miei film, so che anche alle altre persone piaceranno. Sono molto semplicistico, soprattutto nell'ultimo periodo".

 

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