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Asia Argento tira fuori le unghie: "Bennett mi fa pena, è un'anima persa"

Lʼattrice, dopo lʼaccusa di molestie, in unʼintervista tv torna a difendersi e attacca i suoi detrattori

"Vedere l'intervista a Jimmy Bennett mi ha fatto arrabbiare un po' ma mi ha fatto soprattutto pena.

Perché i suoi occhi erano vitrei e non c'era nessuna espressione sul suo volto. E' un'anima persa". Così Asia Argento riappare in tv per tornare a difendersi dalle accuse di abusi mosse dall'attore. "L'ho visto come un bambino che poi non è riuscito a proseguire la sua carriera", ha continuato, passando poi ad attaccare anche Rain Dove, la compagna di Rose McGowan, paladina di #metoo.

Ripercorsi gli ultimi mesi nella bufera "Rain Dove mi fa schifo, mi fa vomitare, è una persona senza scrupoli, veramente brutta. Queste due donne - dice, alludendo anche a Rose McGowan, Asia Argento ospite di Massimo Giletti a Non è l'Arena su La7, - hanno venduto quei messaggi in maniera selezionata, dicendo che avevo ricevuto foto nude di Bennett da quando aveva 12 anni ma non era vero. La gente per quello ha cominciato a chiamarmi pedofila".

Secondo l'artista, Rain Dove, Rose McGowan e Jimmy Bennett "sono tutte persone affamate di denaro che non si fanno scrupolo degli altri esseri umani. E ho le prove di tutto quello che dico".

"Sono innocente, vorrei tornare a fare il mio lavoro" "Vorrei tornare a X Factor, a fare il mio lavoro, riappropriarmi della mia vita, perché i miei figli sono fieri di me, l'Italia mi vuole e non ho fatto niente di quello di cui sono accusata", l'ultimo desiderio di Asia Argento alla fine dell'intervista.

Il suicidio di Bourdain e l'abisso Il pensiero va anche a Anthony Bourdain e scendono le lacrime. "Io ho dei figli - ha aggiunto- e quello è uno stigma che non auguro a nessuno. Per la morte di Anthony, per questo, non so come riesco ancora a stare in piedi. Non sono sola, ho i miei figli che hanno sofferto tantissimo".

"Il suicidio di Anthony Bourdain è stato un momento inimmaginabile - ha sottolineato. - Sono ancora lì al momento in cui il manager, mi ha detto, in una breve telefonata che si era tolto la vita. Dopo si è aperto un abisso, ho sentito la disperazione, il senso di colpa per non aver visto il suo dolore, lui non me l'aveva mai mostrato".

"Era Bourdain che proteggeva me - ha aggiunto Asia Argento - ero io quella depressa, lui mi ripeteva che saremmo stati felici. Mi ha dato i due anni più belli della mia vita e quelli non me li toglie nessuno". Quando Giletti le chiede se pensa che il suicidio possa essere stato legato al fatto che Asia Argento avesse avuto un'altra relazione, lei risponde: "Non riesco a credere che una persona come lui, così saggia, profonda e intelligente, si sia tolta la vita per la relazione con qualcun altro. Poi gliene avevo anche parlato".