Nelle sale in arrivo tante pellicole del genere "fantascienza avventurosa"
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Il cinema punta ancora su questo scorcio stagionale, sperando che l'intrattenimento a costo contenuto sia più forte dei richiami dell'estate, e offre sia novità che recuperi di qualità. Mercoledì 12 giugno "Into The Darkness - Star Trek", rivisitazione del mito che ha dato vita a dodici pellicole cinematografiche, dà il via ad una serie di film del genere "fantascienza avventurosa" che sarà seguito, giovedì 13 da altri quattro film molto attesi.
"Into The Darkness - Star Trek" di J.J. Abrams con Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban. Quando l'Enterprise viene richiamata sulla Terra, l'equipaggio si rende conto che una terrificante e inarrestabile forza ha devastato dal suo interno la flotta e tutto quello che essa rappresenta gettando il pianeta nel caos. Il Capitano Kirk si ritroverà allora a dover condurre una caccia all'uomo per scovare un'arma di distruzione di massa. In un'epica partita tra la vita e la morte, l'amore verrà messo in discussione, gli amici si troveranno divisi e Kirk dovrà fare dei sacrifici per salvare l'unica famiglia che gli rimane: il suo equipaggio. Proseguendo la linea tracciata con il primo film, Abrams è riuscito a far affezionare il pubblico ai nuovi volti dei suoi eroi che le convention dei fan hanno approvato senza riserve. Lo spettacolo non manca.
"Il fondamentalista riluttante" di Mira Nair con Riz Ahmed, Kate Hudson, Liev Schreiber, Kiefer Sutherland, Om Puri. Puri. Vita e leggenda di un giovane pachistano che, all'indomani dell'11 settembre si scopre straniero in patria ma anche nella sua nuova terra, l'America. Il film e' la cronistoria drammatica e buffa di questo pellegrinaggio all'indietro, narrata a un giornalista americano dall'ex analista finanziario Changez Kahn che si preparava a un luminoso futuro a Wall Street quando viene messo da parte dai suoi amici americani e sospettato di collusione col terrorismo. Non gli va meglio tornato a casa, dove si sente straniero tra le sue stesse mura. La grande regista indiana Mira Nair ha saputo raccontare la difficile condizione di quella meta' del mondo che il pregiudizio e la paura hanno condannato senza appello dopo l'aggressione di Al Quaeda.
"Killer in viaggio" di Ben Weathley con Alice Lowe, Steve Oram. Tina vive con una madre che la opprime e ricatta con malesseri permanenti che le impongono di non allontanarsi da casa. La donna ha però trovato l'uomo da amare, Chris, e nonostante la contrarietà materna parte con lui per un viaggio in caravan. Chris vuole farle visitare i luoghi delle Midlands che più ama ma l'incontro con uno sconosciuto che getta gli involucri di ciò che ha mangiato per terra senza curarsi di raccoglierli, lo infastidisce molto. Al punto di investirlo "per errore" facendo manovra. Questo non è che l'inizio. Premiato dalla giuria col Leone Nero all'ultimo Noirfest di Courmayeur, il film e' un piccolo prodigio di eleganza e ironia in chiave di black comedy. Ben Weathly ama senza ombra di dubbio il lato oscuro delle psicologie umane: Tina e Chris uniscono due profonde frustrazioni esistenziali che l'una estrinseca in un amore viscerale per i cani (con alle spalle un forzato senso di colpa) e l'altro nel bisogno di vendicare qualsiasi affronto che ritenga rivolto al suo modo di vedere il mondo.
"Una ragazza a Las Vegas" di Stephen Frears con Rebecca Hall, Bruce Willis, Vince Vaughn, Catherine Zeta-Jones, Joshua Jackson, Joel Murray. Adattamento cinematografico, con un cast all star, dell'autobiografia della giornalista americana Beth Raymer forse la più famosa giocatrice d'azzardo che Las Vegas abbia mai conosciuto. Con il consueto stile tra commedia e ironia sociale, l'inglese Frears ritrova quell'America pacchiana e ingenua che già ha ritratto usando i generi narrativi più disparati.
"La leggenda di Kaspar Hauser" di Davide Manuli con Vincent Gallo, Claudia Gerini, Silvia Calderoni, Fabrizio Gifuni, Elisa Sednaoui. Un viaggiatore abbandonato che qualcuno crede il Messia e che si è arenato su un'assolata spiaggia mediterranea, un dj che tutti chiamano Lo Sceriffo, una duchessa che teme per le sorti del suo impero e un malvivente chiamato Pusher che la deve difendere. Davide Manuli, ispirandosi vagamente all'interpretazione in chiave di sacrificio cristiano proposta da Rudolf Steiner, trasforma liberamente l'enigma di Kaspar Hauser in leggenda esaltandone in chiave post-moderna gli elementi archetipici e metaforici. La leggenda di Kaspar Hauser è una sorta di UFO sui cieli sparuti dei cinema italiani quasi estivi. È un film sorprendente, frutto di una visione eccentrica e originale, molto organica e piuttosto compatta. Davvero sorprendente Claudia Gerini di fronte a Vincent Gallo. Un film da non perdere che fino ad oggi hanno potuto apprezzare solo all'estero.