i film oltre le commedie sexy

Morte Alvaro Vitali: non solo Pierino, al cinema con i grandi registi

Scoperto da Federico Fellini, lavorò con Dino Risi, Luigi Magni, Mario Monicelli

25 Giu 2025 - 08:21
 © Ansa

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C'è molto di più di Pierino nella carriera di Alvaro Vitali, scomparso a Roma all'età di 75 anni. Da Federico Fellini ad Alberto Sordi, passando per Dino Risi e Luigi Magni. Attore e caratterista, nonostante la notorietà acquisita negli anni 70 e 80 con il filone della commedia sexy all'italiana, Vitali ha lavorato con i più grandi tra gli artisti e registi del nostro cinema. L'ultimo è stato Carlo Verdone, che lo ha voluto in versione "onirica" per l'ultimo capitolo della serie "Vita da Carlo". E proprio Verdone scriveva a inizio anno sui social, postando una foto insieme a un Vitali di nuovo nei panni del personaggio che lo ha reso celebre: "Alvaro non è solo Pierino. E' Fellini. Cara persona e una biblioteca di aneddoti, ricordi di un cinema ormai lontano".

Federico Fellini lo volle con sé in "Satyricon" (1969), dove interpretava uno degli attori della compagnia di Vernacchio. Per lui si trattò del debutto assoluto sul grande schermo, a soli 19 anni. Per Vitali, che sino ad allora aveva lavorato come elettricista, si spalancarono così le porte del cinema. Con Fellini recitò ancora in "I Clowns" (1970), "Roma" (1972) e "Amarcord". Nel 1972 recita in "Che?" di Roman Polanski, mentre nel 1973 ha una piccola parte in "La Tosca" di Luigi Magni, al fianco di mostri sacri come Vittorio Gassmann, Gigi Proietti e Monica Vitti. Nello stesso anno esce "Polvere di stelle", l'omaggio di Sordi al morente mondo dell'avanspettacolo, dove Vitali è il ballerino di tip-tap. E ancora: nel 1974 è in "Romanzo popolare" di Mario Monicelli, mentre con Dino Risi lavora in "Mordi e fuggi" (1973), "Profumo di donna" (1974) e "Telefoni bianchi" (1976).

Nel frattempo si era affermato nella commedia sexy, un genere erotico soft che affiancava seduzione e risate, spesso ai limiti del grottesco. Tra i titoli più noti "L'insegnante balla... con tutta la classe", "La liceale seduce i professori", "La poliziotta della squadra del buon costume", "La liceale, il diavolo e l'acquasanta" e altri. Negli anni 80 fa il suo esordio sul grande schermo il personaggio di Pierino, che vede Vitali nel ruolo di mattatore assoluto, indossando i panni di ragazzino irriverente, furbo e pasticcione le cui battute sono spesso allusive e ricche di doppi sensi imbarazzanti. Nell'81 escono "Pierino contro tutti" e nell'82 "Pierino colpisce ancora" entrambi per la regia di Marino Girolami. Il personaggio funzionava e venne replicato in pellicole non appartenenti alla saga ma nelle quali Vitali utilizzava lo stesso stile di Pierino, come "Gian Burrasca" e "Paolo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento". Nel 1990 arriva "Pierino torna a scuola" ma ormai il periodo di quel tipo di commedia era finito e la pellicola non ebbe il successo sperato.

Dopo un decennio di oblio Alvaro Vitali viene rilanciato sul piccolo schermo. Nelle celebre imitazioni di Luca Cordero di Montezemolo di Dario Ballantini per "Striscia la notizia" l'attore venne scelto da Antonio Ricci per interpretare un somigliante Jean Todt, celebre direttore generale degli anni d'oro della Ferrari. Tenta ancora con la tv nel 2006, con il reality "La fattoria", ma deve lasciare per motivi di salute.

Alvaro Vitali, volto storico della commedia sexy degli Anni 70 e 80

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