A Michael J. Fox l'Oscar onorario per la lotta al Parkinson
L'attore di "Ritorno al futuro" riceverà il premio umanitario Jean Hersholt per l'impegno svolto per la ricerca sul morbo di Parkinson
Un Oscar onorario per il suo impegno contro il Parkinson.
L'Academy, che ogni anno assegna i premi più ambiti del cinema, ha deciso di rendere omaggio a Michael J. Fox e alla sua trentennale battaglia contro la malattia che lo ha colpito giovanissimo frenando una promettente carriera a Hollywood. L'attore riceverà il riconoscimento "per la sua instancabile spinta alla ricerca sul morbo di Parkinson", ha spiegato David Rubin, presidente dell'Academy's Board of Governors.
"Insieme al suo sconfinato ottimismo, Fox è l'esempio perfetto dell'impatto che una persona ha nel cambiare il futuro per milioni di altre persone". Michael aveva scoperto di avere il Parkinson a soli 29 anni e aveva reso pubblica la diagnosi otto anni dopo. Aveva creato la Michael J. Fox Foundation, attraverso la quale, dal 2000 a oggi, ha raccolto più di un miliardo di dollari. Seppure malato non aveva smesso di recitare: tra i ruoli quello ricorrente nella serie "The Good Wife" e come protagonista della sua sitcom "The Michael J. Fox Show". Adesso l'attore di "Ritorno al Futuro" è sostanzialmente in pensione: "C'è un tempo per ogni cosa e lavorare 12 ore al giorno e memorizzare sette pagine di dialogo sono ormai cose del passato", ha scritto nel suo memoir del 2020 "No Time Like The Future".
Gli Oscar onorari saranno consegnati il 19 novembre e andranno anche a Peter Weir, l'australiano che ha diretto film come "Witness", "L'Attimo Fuggente", "Truman Show" e "Master and Commander"; alla regista della Martinica Euzhan Palcy, che diresse nel 1989 Susan Sarandon e Marlon Brando in "Un'arida stagione bianca" e fu la prima donna regista nera di un film di una major; e alla cantautrice e compositrice americana Diane Warren, 13 volte candidata di cui una con Laura Pausini per "Io Si".
Il Jean Hersholt Humanitarian Award è assegnato "a una personalità del mondo delle arti e delle scienze cinematografiche i cui sforzi umanitari hanno dato lustro all'industria del cinema". Finora ne sono stati attribuiti solo una quarantina: tra gli altri a Gregory Peck, Frank Sinatra, Oprah Winfrey, Jeffrey Katzenberg, Angelina Jolie e a Lina Wertmuller nel 2019, prima donna nella storia a essere candidata all'Oscar come migliore regista, per il film "Pasqualino Settebellezze".
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