Spunta una nuova ipotesi riguardo all'enigmatica origine del nostro satellite. Secondo le nuove simulazioni, l'antico pianeta che si formò vicino al Sole, si scontrò con la Terra primordiale
© Nasa
Era nato molto vicino al Sole e si scontrò con la Terra primordiale appena cento milioni di anni dopo la nascita del Sistema solare: è il nuovo identikit di Theia, un antico pianeta dalle dimensioni simili a Marte e dal cui impatto nacque la Luna. A ipotizzarlo è lo studio guidato da Timo Hopp, dell'Istituto Max Planck per la Ricerca sul Sistema solare, e pubblicato sulla rivista Science.
L'origine della Luna è uno dei grandi enigmi per chi studia l'origine del Sistema Solare e per decenni si è discusso sul fatto che la Luna potesse essere nata come una sorta di costola della Terra, per distacco, oppure catturata nel corso del tempo o infine nata proprio durante la formazione del Sistema solare. Ma le rocce riportate dagli astronauti delle missioni Apollo hanno dimostrato che Luna e Terra hanno composizione molto simile e questo ha fatto supporre che la Luna sia invece nata invece da un violentissimo impatto con un altro pianeta primordiale, Theia.
Secondo le nuove simulazioni questo pianeta aveva le dimensioni di Marte e si formò in una regione di Sistema Solare molto più interna di quella della Terra. Poi per interferenze dovute alla gravità di Giove e Saturno, Theia si allontanò dal Sole fino a scontrarsi con la Terra primordiale. Un violentissimo impatto avvenuto poco prima di cento milioni di anni dopo la loro nascita e che portò alla fusione dei materiali che oggi compongono il nostro pianeta e la Luna. Sulla Terra, infatti, sono presenti una serie di materiali ed elementi che difficilmente avrebbero potuto esserci sin dalla sua formazione. Elementi che invece potevano facilmente trovarsi più vicini al Sole, dove sarebbe nata Theia. L'enorme impatto, inoltre, aiuterebbe a spiegare meglio la struttura interna ed esterna del nostro pianeta: un evento che spiegherebbe come mai così tanti elementi pesanti, come il ferro, sono presenti anche negli strati più esterni del pianeta e non scivolarono invece verso il suo centro durante le prime fasi, quando era ancora una sfera incandescente.