FENOMENO ASTRONOMICO

La Terra tocca il suo punto più lontano dal Sole: è il giorno dell'afelio

Alle ore 7 italiane si trovava a oltre 152 milioni di chilometri di distanza dalla stella

05 Lug 2024 - 17:29
 © ansa

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La Terra ha raggiunto il punto più lontano dal Sole della sua orbita, il cosiddetto afelio: esattamente alle ore 7.00 italiane si trovava a oltre 152 milioni di chilometri di distanza, contro una media di circa 150 milioni di chilometri.

Le stagioni non influiscono sull'afelio

 "Il fatto che sia estate proprio mentre la Terra si trova nel punto più lontano dalla sua stella dimostra platealmente che le stagioni non dipendono da questa distanza, come incredibilmente ancora credono in molti", sottolinea Gianluca Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. 

"Dipende, piuttosto, dal fatto che l'asse terrestre non è perpendicolare al piano che ospita la sua orbita. La storia si ripete in inverno quando ai primi di gennaio ci troviamo alla distanza minima", aggiunge Masi. 

Quando cade l'afelio?

 La data nella quale il nostro pianeta si trova all'afelio è molto variabile: l'anno scorso, ad esempio, è caduto il 6 luglio, mentre nel 2022 il 4 luglio. Ciò è dovuto principalmente alla presenza della Luna. A orbitare intorno al Sole, infatti, non è la Terra da sola, ma il sistema Terra-Luna, che ha un baricentro spostato rispetto al centro del pianeta. Quando la Luna è piena, e quindi si trova dalla parte opposta della Terra rispetto al Sole, il nostro pianeta si avvicina di circa 4.700 chilometri. Viceversa, quando la Luna si trova tra il Sole e la Terra (nella fase di Luna nuova), quest'ultima è un po' più lontana. Il nostro satellite dunque, a seconda della sua posizione, influisce di alcune migliaia di chilometri sulla distanza tra il nostro pianeta e la nostra stella, che fanno ritardare o anticipare afeli e perieli (i punti di minima distanza). 

Gli altri fenomeni astronomici del mese

 Tutti con il naso all'insù nella seconda metà della notte tra il 18 e il 19 luglio, in particolare, per osservare un suggestivo triangolo formato dai Marte e Giove e da Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro, ulteriormente illuminato dall'ammasso delle Pleiadi, che conta diversi astri visibili a occhio nudo.

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