LO STUDIO AMERICANO

La rotazione del nucleo della Terra sta rallentando: quali conseguenze?

Secondo i ricercatori, questo cambiamento potrebbe alterare la durata del giorno, ma la modifica sarebbe così piccola che non la noteremmo 

17 Giu 2024 - 12:41
 © -afp

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Il nucleo interno della Terra sta ruotando meno velocemente. È quanto emerge da uno studio dell’Università della California del Sud pubblicato sulla rivista Nature. I nuovi dati nuovi dati raccolti mettono un punto a 20 anni di dibattiti sulla questione, dimostrando che la velocità di rotazione ha iniziato a ridursi a partire dal 2010, rendendo il nucleo più lento della superficie terrestre. 

Com'è fatto il nucleo interno della Terra?

 Il nucleo interno della Terra è una sfera solida composta quasi esclusivamente di ferro, circondata da un nucleo esterno liquido formato da ferro e nichel. Grande più o meno quanto la Luna, la parte più interna si trova a una profondità di oltre 4.800 chilometri e non può quindi essere studiata in maniera diretta: per raccogliere informazioni sulla sua composizione e sui suoi movimenti, i ricercatori devono sfruttare le onde sismiche generate durante i terremoti e altri eventi simili.

Lo studio

 Gli autori dello studio hanno utilizzato le informazioni provenienti da 121 terremoti che si sono ripetuti alle Isole Sandwich Australi, nell'Oceano Atlantico, tra il 1991 e il 2023, oltre a quelle ottenute grazie ai test nucleari sovietici, francesi e americani compiuti durante gli anni settanta.

"Quando ho visto per la prima volta che i sismogrammi suggerivano un rallentamento, sono rimasto perplesso", commenta John Vidale, che ha coordinato lo studio. "Ma quando anche le altre osservazioni hanno segnalato lo stesso schema, la conclusione è stata inevitabile: il nucleo interno ha rallentato per la prima volta in molti decenni", aggiunge. 

Secondo i ricercatori, questa modifica della rotazione potrebbe essere dovuta al rimescolamento del nucleo esterno e all'attrazione gravitazionale che si instaura con il mantello roccioso sovrastante.  Lo studio ipotizza che questo cambiamento potrebbe alterare la durata del giorno nell'ordine delle frazioni di secondo, una modifica infinitesimale che sarebbe difficile da notare.  

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